La realizzazione estetica della Madame e degli altri ospiti dello scompartimento si allaccia all’intento concettuale del film, quindici minuti che si prefiggono di immortalare il passaggio per eccellenza, quello che non ha ritorno. Il treno diventa così un traghettatore di anime che ancora non si sono rese pienamente conto della situazione: l’ex tennista continua a fare il becero provolone, i tizi nelle valigie giocano una partita a scacchi che è oltre il loro controllo. Il cambio di registro si manifesta con l’avvento della notte, qui i due animatori pigiano con buoni risultati il pedale della suspense lambendo perfino il macabro con la misteriosa asportazione di un organo interno. È un crescendo tensiogeno orchestrato con sapienza: l’idea di eliminare i ricordi (/i bagagli) dalla vita di Madame arriva sottile ma riesce ugualmente a colpire perché dopo essere stata narcotizzata la donna si trova completamente sola, senza più niente. Il messaggio, per niente luminoso, è perciò funereo, definitivo, inappellabile: la falena-Caronte ti conduce all’ultimo flash. Dopo di te, un’alba lontana.
La realizzazione estetica della Madame e degli altri ospiti dello scompartimento si allaccia all’intento concettuale del film, quindici minuti che si prefiggono di immortalare il passaggio per eccellenza, quello che non ha ritorno. Il treno diventa così un traghettatore di anime che ancora non si sono rese pienamente conto della situazione: l’ex tennista continua a fare il becero provolone, i tizi nelle valigie giocano una partita a scacchi che è oltre il loro controllo. Il cambio di registro si manifesta con l’avvento della notte, qui i due animatori pigiano con buoni risultati il pedale della suspense lambendo perfino il macabro con la misteriosa asportazione di un organo interno. È un crescendo tensiogeno orchestrato con sapienza: l’idea di eliminare i ricordi (/i bagagli) dalla vita di Madame arriva sottile ma riesce ugualmente a colpire perché dopo essere stata narcotizzata la donna si trova completamente sola, senza più niente. Il messaggio, per niente luminoso, è perciò funereo, definitivo, inappellabile: la falena-Caronte ti conduce all’ultimo flash. Dopo di te, un’alba lontana.
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