Magazine Avventura / Azione
“Kung Fu vive in tutto ciò che facciamo.”
Partivo prevenuto. Le premesse non mi sembravano un granché, non tanto perché sia contrario a remake o rivisitazioni, né perché fossi particolarmente legato all’originale (lo considero una buona pellicola 80s, ma non rientra tra i cult assoluti della mia infanzia come I Goonies, Ritorno al futuro o I Gremlins). Dopo il Karate Kid 4 con protagonista Hilary Swank (futura doppio premio Oscar, anche se a vederla lì non lo si sarebbe mai detto) e l’imbarazzante italianizzazione con la serie del Ragazzo dal kimono d’oro, ero preoccupato che questa nuova versione potesse seguire tali tracce. A non convincermi fondamentalmente era la scelta degli attori: Jaden Smith in La ricerca della felicità mi era sembrato l’unico attore più faccia da schiaffi di suo padre Will; quanto a Jackie Chan, non sono mai riuscito a sopportare più di 15 secondi di un suo film. Eppure…
Nonostante si chiami Karate Kid per mantenere un legame con la serie originale, qui di karate non ce n’è affatto. Al nuovo Dre San viene infatti insegnata quell’arte ancora più ricca di fascino acrobatico e poetica filosofia spicciola che risponde al nome di Kung Fu. E così, in maniera analoga a quanto avviene in Kung Fu Panda, un protagonista improbabile si trova nel giro di pochi giorni a diventare una bestia delle arti marziali. Non credo che ciò nella realtà sia effettivamente possibile, ma d’altronde il cinema deve saper sintetizzare i tempi (e già questo film che dura 2h e 20min non è che lo faccia più di tanto).
Dre è un ragazzino trasferitosi con la madre in Cina. Il suo impatto con i mangiariso non è proprio dei migliori, visto che non fa in tempo a ordinare un involtino primavera che questi già l’hanno massacrato di botte a colpi di kung fu professionistico. Per sua fortuna fa anche conoscenza con una cinesina carina con cui scambia un tenero bacio (di più non possono fare oh, Jaden Smith ha pur sempre 12 anni!). Tra bullismo, risvolti romantici e l’incontro con un improbabile maestro di arti marziali, il film segue piuttosto fedelmente la linea tracciata dalle mani del karate kid originale. Però tra i nuovi colpi che mette a segno ha un’ambientazione cinese davvero suggestiva e piuttosto inusuale da vedere nel cinema americano (era da L’ultimo imperatore di Bertolucci che una troupe occidentale non entrava ad esempio nella Città proibita) e soprattutto riesce ad aggiornare in maniera inventiva i tormentoni dell’originale: Jackie Chan risolve a modo suo la “lotta” contro la mosca, mentre il “togli la cera, metti la cera” si trasforma in “togli il giubbino, metti il giubbino”.Soluzioni che rivelano una certa cura e intelligenza, per una sceneggiatura da perfetto blockbuster che sa coniugare momenti divertenti, qualche scena più commovente (con un Jackie Chan in grado di convincere in versione drammatica!) che piacerà alle nuove generazioni e magari farà storcere il naso (ma non troppo) a chi è indissolubilmente legato al Daniel San degli anni Ottanta.
Insomma, a me è piaciuto; prova ne è il fatto che ho persino rivalutato Jaden Smith. A soli 12 anni direi che è già un attore migliore del padre (ma non è che ci vuole molto…). E probabilmente in uno scontro a 2 sarebbe anche capace di fargli il culo a colpi di kung fu!(voto 7)
Possono interessarti anche questi articoli :
-
La vetrina degli incipit - Giugno 2015
L'incipit in un libro è tutto. In pochi capoversi l'autore cattura l'attenzione del lettore e lo risucchia nel vortice della storia. Oppure con poche banali... Leggere il seguito
Da La Stamberga Dei Lettori
CULTURA, LIBRI -
Libri messi all'indice e libri per ragazzi, buoni compagni di strada nella...
Libri “buoni e cattivi” scelti dai bambini e amati o non amati. Scelti tra proposte aperte, lontane da operazioni di censura. Il lavoro di Astrid Lindgren ha... Leggere il seguito
Da Zazienews
CULTURA, LETTERATURA PER RAGAZZI, LIBRI -
“Le mie parole d’acqua” di Maria Luisa Mazzarini. Recensione di Lorenzo Spurio
Le mie parole d’acqua di Maria Luisa Mazzarini Edizioni Divinafollia, Caravaggio, 2015 Recensione di Lorenzo Spurio “Le mie parole d’acqua” (2015) Dopo Lantern... Leggere il seguito
Da Lorenzo127
CULTURA, LIBRI -
La tua estate con Adelphi
Rodolfo Sonego e Il racconto dei racconti Se c’è una Casa Editrice che fa andare sul sicuro il lettore questa è Adelphi, vera e propria garanzia di qualità,... Leggere il seguito
Da Signoradeifiltriblog
ARTE, CULTURA -
ANTONELLA CILENTO e VANNI SANTONI ospiti di “Letteratitudine in Fm” di...
ANTONELLA CILENTO e VANNI SANTONI ospiti di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 1 luglio 2015 - h. 9:10 circa (e in replica nei seguenti 4 appuntamenti:... Leggere il seguito
Da Letteratitudine
CULTURA, LIBRI -
A me la tua mente: il progetto mk ultra (prima parte)
Un piccolo documentario, anzi meglio una denuncia sulla manipolazione mentale made in Italy. Preparai questi video tempo addietro e poi li lasciai decantare... Leggere il seguito
Da Marta Saponaro
CULTURA, DIARIO PERSONALE, PARI OPPORTUNITÀ, PER LEI