Madonna del Sassello

Creato il 12 gennaio 2015 da Tamara

Da Pontegrande 526 mt, frazione situata lungo la SS N°549 che attraversa la Valle Anzasca, si percorre il segnavie B 0 che conduce al borgo di Barzona 688 mt, quindi con sentiero B 10/12, si raggiunge la chiesetta di Madonna del Sassello 951 mt.

NOTA
Un percorso che permette di assaporare i primi caldi colori dell’autunno.
Il percorso, non è particolarmente impegnativo, si cammina per lo più su antiche mulattiere e tratti di sentiero, il tutto immerso nei piacevoli boschi misti che ricoprono questa parte della valle.
Si parte da Pontegrande; il Torrente Anza scorre impetuoso sotto il ponte con i suoi colori vivaci, tipici dei torrenti di montagna. Saliti poco sopra la frazione, colpisce la sequenza di tetti in beole che quasi si fondono in un unico edificio, con quel tipico color grigio che caratterizza le case. La località Barzona, è un’altra perla che s’incontra lungo la salita, l’atmosfera rustica di questi borghi, è sempre piacevole, l’intreccio dei vicoli che si snodano tra le baite, i fiori che colorano i balconi, compongono quel piacevole mosaico che si ammira ogni volta che si respira l’aria di questi borghi.



Più Avanti, si trova l’Alpe Pavù 877 mt; appena usciti dal bosco, l’ampio prato che vi si trova, anticipa il piccolo gruppo di case ai cui piedi, si erge un enorme castagno, gigante verde che racconta mille e mille storie di quest’alpeggio e degli uomini che lo hanno e che lo frequentano ancora.



L’oratorio di Madonna del Sassello, appare come x incanto, durante gli ultimi passi, s’inizia ad intravedere il pallido rosa delle mura, poi la sagoma compare con il piccolo campanile che s’innalza verso il cielo. Luogo di preghiera, ma anche luogo di riparo, infatti, grazie alla sua tettoia, offre un timido riparo in caso di maltempo, ma offre anche una fontana che assicura il rifornimento d’acqua, che nella stagione calda, può essere di vitale importanza. L’unica cima che si ammira lungo la salita, è costituita dalla Cima dell’Ovac 1849 mt, un’aspra montagna che s’impone in sostanza sempre sul panorama circostante, chiaramente visibile posta nel versante opposto della Val Bianca, si può notare il gruppo di baite che compongono l’Alpe Incino 1131 mt.
L’itinerario inoltre offre ottimi spunti per ascensioni più impegnative che si spingono anche oltre i 1500 mt di quota.
CURIOSITA’: si può visitare Il Museo Walser.
                       il museo a Staffa, testimonianze delle scalate del Monte Rosa.
                       nella frazione Borca è possibile visitare la miniera d'oro della Guia.  

Per altre foto https://plus.google.com/u/0/photos/104292710727843846991/albums/6103446853734895089
TEMPI DI PERCORRENZA: 1:30 circa. DIFFICOLTA’: (E)
PUNTI D’APPOGGIO: locali a Pontegrande.
DISLIVELLO: circa 400/450 mt.
COME ARRIVARE: Da Milano con A 26 fino a Gravellona Toce, poi SS N°33 con uscita a Piedimulera, quindi SS N°549 fino a Pontegrande.
SEGNALETICA: cartelli informativi e bandierine rosso bianco. DOVE ALLOGGIARE: Hoet Val Grande a Vogogna, Albergo Ristorante Edelweiss a Bognanco, B&B La Residenza dello Scoiattolo a Bannio Anzino. Scambio Link

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