Ieri per caso ho visto una trasmissione in cui si parlava proprio di questo e sono rimasta sconvolta e disgustata dall'ignoranza e dall'insensibilità di certe persone.
Comunque tra gli ospiti c'era una ragazza che aveva deciso di provare ad avere un figlio usando un utero in affitto. La sua situazione era davvero drammatica, le è stato asportato l'utero per una particolare patologia, e il marito superava il limite massimo di età per l'adozione, insomma l'unico modo per questa coppia, di avere un figlio era la presenza di una madre surrogata.
Ho sentito commenti allucinanti a riguardo.
Le è stao chiesto come poteva accettare che il marito andasse con un'altra donna per dare un figlio a lei, che un figlio non era una cosa che si poteva comprare così come un giocattolo, che potevano pensare all'adozione rima che il marito superasse l'età limite...
Insomma io non voglio discutere sull' eticità o meno di questa "tecnica", perchè ognuno è libero di pensarla come vuole...ma come si può permettere a certi esseri di parlare in questo modo e soprattutto come si può essere così ignoranti???
Senza faticare molto su internet si trovano spiegazioni semplici e chiare di questa possibilità di procreare:
"Con il termine di maternità surrogata, o surrogazione, o utero in affitto, si intende la possibilità di avere un figlio attraverso l’opera di un’altra donna che sia disponibile a “prestare” il proprio utero per il periodo della gravidanza..... La mamma surrogata mette soltanto a disposizione l’utero, mentre solitamente le uova e gli spermatozoi sono della coppia committente."
"La maternità surrogata non è altro che l’impianto di un embrione fecondato, di cui spesso gli ovuli e gli spermatozoi sono dei committenti, nell’utero di un’altra donna che porta a terminela gravidanza. In Italia questa pratica è illegale e le coppie sono costrette ad andare all’estero, di cui i paesi più gettonati sono la California e l‘India. Il primo è più preparato dal punto di vista medico e giuridico, l’altro è più conveniente. A cercare un utero in affitto nell’80% dei casi sono donne che non hanno l’utero, ma riescono a produrre ovociti. Oppure donne sopra i 40-50 anni, con gravidanze a rischio. La madre surrogata non può trasmettere al feto malattie genetiche, ma resta un rischio, quelle delle malattie in gravidanza, per questo le mamme vengono seguite accuratamente nei centri specializzati. "Mi sembra abbastanza chiara e semplice come spiegazione, e non mi risulta che per capirla si debba avere un corredo culturale così grande...
Credo che la sofferenza di non poter avere un figlio sia una cosa tremenda, e penso che tale dolore possa essere compresa solo da chi vive in prima persona questa esperienza, e forse può essere paragonata solo alla perdita di un figlio.
Cercare di avere un figlio, qualunque modo si scelga se il tradizionale non funziona, è una cosa pesante, faticosa, difficile dal punto di vista fisico ed emotivo per non parlare poi di quello economico...
La riproduzione assistita mette a dura prova la determinazione, la perseveranza e la pazienza delle coppie; spesso sono necessari molti tentativi per ottenere una gravidanza, e dopo ogni fallimento, la delusione ed il senso di frustrazione credo diventino immensi.
Per non parlare poi delle difficoltà che si trovano nell'adottare un bambino...e anche qui si potrebbe scrivere un trattato a riguardo...
La scelta di prendere in affitto l'utero di un'altra donna non penso sia un banale capriccio per evitare i fastidi della gravidanza e del parto, spesso è una necessità : aborti spontanei o asportazione dell'utero; ma se le ovaie sono in grado di produrre ovociti da fecondare in vitro, perchè rinunciare al desiderio di essere genitori, e cercare una donna giusta per accogliere l'embrione se non ci sono altre alternative???
E' forse meglio con la procreazione assistita permettere ad una donna di oltre 50 anni di mettere al mondo un bambino, considerando che quando questo bambino sarà un'adolescente la sua madre sarà più simile a una nonna che non a una mamma??
E' forse giusto che molte coppie riescano ad adottare un bambino solo perchè hanno un conto in banca che permette loro di spostarsi qua e là per il mondo e superare i cavilli legali???
Chi decide di "combattere" per avere un figlio va lodato per la sua forza, ammirato per la sua tenacia e rispettato per le sue scelte.
Personalmente non so se riuscirei a crescere mio figlio nella pancia di un'altra donna, di sicuro dopo aver vissuto una gravidanza ho la certezza che non potrei distaccarmene dopo nove mesi col pancione e dopo il parto...
Ognuno può ritenere queste tecniche moralemente eticamente giuste o sbagaliate, ma nessuno, e dico nessuno si può permettere di giudicare le scelte fatte in questi casi, si può approvvare o meno una scelta simile, ma non giudicarla....