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Madre: la privacy

Creato il 18 giugno 2011 da The Old Pink Room
Mi sono accorta di aver trascurato la rubrica "Madre", quindi eccola qui, che rientra a bomba nei vostri cuori e nei peggiori bar di Caracas.
Madre: la privacyL'argomento è piuttosto spinoso, ma potrei riassumere in poche parole il binomio Madre-privacy. A casa mia il rispetto per le faccende altrui tendenzialmente non esiste. Anzi, direi che non esiste per niente.
Madre è curiosa, non ce la fa proprio a rispettare l'altrui spazio o i segretucci della sua figliola.
Ho iniziato a rendermene conto quando avevo una quindicina d'anni e scrivevo allegramente sulla mia smemo un po' tutto quello che facevo. Una volta, d'estate, ci ho attaccato l'etichetta di una bottiglia di vodka panna e fragola (bleah, ho ancora il voltastomaco. Ma esiste ancora?) che io e una mia amica avevamo comprato per berla insieme a qualche ragazzo. Passano un paio di giorni e apriti cielo. "Ecco, lo sapevo che quella là aveva una brutta influenza su di te! alcool! ma sei impazzita? una bottiglia di vodka!" e avanti così. Al mio flebile "Come ti sei permessa di leggere il mio diario?" sono seguiti numerosi altri coloriti improperi.
In seguito ho scoperto che le mie smemo erano diventate un po' un'enciclopedia da consultazione per tutta la famiglia, mancava solo che mettessero dei segnalibri con indicati i vari argomenti (tipo "limoni", "cotte passeggere", "che stronzo quello", "non sei più mia amica", ecc.).
Allora io ho imparato a scrivere per perifrasi, o in codice, o per abbreviazioni, in modo da sopravvivere.
E' capitato anche che Fratello, alla tenera età di sei anni, quando aveva appena imparato a leggere e scrivere, non solo si è impossessato del mio cellulare per leggere i messaggi, ma li ha addirittura trascritti.
Madre poi ci muore per il fatto che nè io nè Fratello l'abbiamo accettata come amica di Facebook. E ci mancherebbe solo quello. Ho comunque il sospetto che riesca in qualche modo a leggere quello che scriviamo, deve aver fatto un patto con Zuckerberg in persona.
Tremo all'idea che qualcuno della mia famiglia scopra il mio profilo twitter o questo blog.
Sarebbe la fine.
Capite in che mondo vivo?
Anche voi avete una madre impicciona?
Avete nuovi stratagemmi da insegnarmi per preservare la vostra privacy? Insegnatemeli, vi prego.
Qui bisogna continuare a sopravvivere.

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