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Madri contro “Dad on duty”

Da Babbonline @babbonline
Madri contro “Dad on duty”Come anticipato a chiusura del post “Padri contro Dad on duty”, per completare il quadro, in questo mi occupo di quelle che, secondo la mia esperienza, possono essere considerate le tipologie di madri contro "Dad on duty".
Diversamente da quanto avviene per le donne, un uomo non può essere parte attiva nella vita del figlio appena nato se non è d'accordo la compagna. Considerando lo stretto legame che c'è tra una madre e il proprio bambino nei primi periodi di vita, è necessario che sia la donna ad aprire la porta all'ingresso del padre in questo delicato rapporto a due. Poi, ovviamente, sta al padre entrare ma con la porta chiusa dopo un po' ci si stanca anche di bussare e ci si dedica ad altro. Molte volte, di fronte all'assenza dei padri nella cura dei bambini, c'è un concorso di colpa delle madri.
Le mie 3 tipologie di madri "CONTRO":
  1. la “madre ape regina”. Sono le madri che vogliono lo scettro del comando su tutto quello che riguarda i figli. Avere un compagno accanto che aiuta con i bambini significa anche confrontarsi sulle scelte che lo riguardano e questo non possono sopportarlo perché sono convinte di essere le uniche a sapere cosa è bene per i propri figli.
  2. la “madre chioccia”. Sono le madri molto protettive nei confronti dei figli, che vedono perfino il loro compagno come potenziale pericolo. Preferiscono fare tutto loro, cambiare il pannolino, fare il bagnetto, dare da mangiare, escludendo di fatto il padre dalla possibilità di creare un proprio legame con il figlio. Questo atteggiamento genera un circolo vizioso in quanto il padre, non potendo acquisire praticità, rimarrà sempre un po' impacciato apparendo inadeguato agli occhi della madre.
  3. la “madre figlia”. Non c'è cosa come avere figli che metta di fronte alla necessità di essere adulto. Può accadere che una donna non abbia ancora tagliato il suo cordone ombelicale con la propria madre e che si appoggi completamente a lei escludendo di fatto il compagno nel rapporto con il figlio. In questi casi, la nonna si sostituisce alla madre nelle scelte del bambino, quasi crescendolo come se fosse il suo, e la figlia rimane tale anche dopo la maternità. 

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