Madrid en mì corazòn (sabato d'arrivo: vuelta notturna)

Creato il 03 agosto 2012 da Hermes
Qualche tempo fa, parecchio a dire la verità, sono stato a Madrid per un intercambio scolastico. Nonostante il titolo del post -che ti aspetteresti da un'adolescente di quelle che ti intasano fb con status degni di Anna Karenina ogi 5 min.- non ho avuto scottanti avventure amorose, a Madrid. Nè la capitale spagnola è una bellissima città. Però mi sono divertito molto, mi sono trovato bene e ho scattato, udite udite, anche qualche bella foto.
Ho pensato di condividerla con voi giusto per far finta di essere un travel-blogger (che è decisamente più intellettuale di un fashion blogger), come del resto suggerirebbe il nome del blog. Nome che è decisamente orrendo. Non ho mai avuto talento per i titoli: ogni volta che scrivo un pezzo per un qualche giornale a scuola chiedo aiuto a una ventina di persone per trovarne uno decente. Una volta un professore mi ha abbassato di mezzo punto (o era un punto intero?) il voto di un tema per l'intestazione. E ha fatto bene... mi vergogno troppo a scrivervela.
Comincio dalle foto del giorno in cui sono arrivato. In sintesi, il mio spagnolo mi ha portato a fare una vuelta notturna a Madrid, accompagnata da bocadillos e un gelato (pseudo?)italiano nei dintorni che, a detta loro, era l'unico decente di tutta la città. Ahh, le piccole soddisfazioni di essere italiano!
Nella seconda foto vedete il tempio di Debod. E' un tempio egiziano che fu allegramente donato alla Spagna dal governo del paese africano. Piccolo flashback: tra il 1960 e il 1970 l'Egitto costruisce l'importante diga di Assuan. C'è il rischio che templi importanti, come il famoso Abu Simbel, finiscano sott'acqua. Ciò non succede grazie agli aiuti che alcune nazioni offrono: i templi vengono tagliati a cubetti come delle mortadelle, trasportati come pacchi postali e ricostruiti come accurati lego. La storia ha un fantastico lieto fine e il governo del Cairo, per ringraziare, dona 4 templi (manco fosse solo uno! No, sono quattro! Qu-U-A...) ad altrettanti paesi, che si erano particolarmente prodigati. Anche all'Italia, che si prende quello di Ellesija. Gli olandesi e gli americani ne hanno ricevuti altri due. Gli spagnoli si sono cuccati questo, che hanno abilmente ricostruito a Madrid su una collina, con tanto di vasca intorno, per un garantito effetto scenografico. Da vedere, specialmente di notte e armati di fotocamera.
Ps.: Inizialmente avevo pensato di fare un post unico con tutto il malloppone delle foto Madrilegne. Ma sono misericordioso e così ve le suddivido in tanti piccoli gradevoli post (ricordate che si parla di qualcosa come 200 foto!).Pps.: Ho finito lo spazio per le foto su blogger, così le carico dal mio nuovo album Flickr. Da un lato è una scocciatura tremenda (sistema abbastanza lenticcio: carica foto, aspetta, apri, copia l'url...), dall'altro sembra di essere passati dalla fotocamera del buon vecchio Nokia 6600 (che quando uscì era innovativa) a una Leica. 0.0.


Questa, naturalmente, è Plaza Mayor. E sì, c'è tanta gente anche la sera, come da stereotipo. Non credevo fosse possibile, ma hanno orari al cui confronto noi italiani sembriamo anglosassoni. 
Notare la poeticità di quella sorta di interruttore, o della lucina elettronica (?) accanto al lampione, messe lì ad hoc per svilire il Cartier-Bresson di turno.
Il palazzo Reale, il più grande d'Europa. 3418 stanze (casomai 8 per ogni giorno dell'anno non fossero sufficienti) e 135.000 mq, sempre nell'ottica di pensiero della sobrietà. La foto, che ci crediate o meno, è volutamente sovraesposta. Dà un tocco "zafoniano"*, non so perchè....


*= N.B.: Col termine "zafoniano" non si vuole indicare una particolare razza aliena ma, più semplicemente "concernente Carlos Ruiz Zafòn".

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