Mae', quando vieni?

Driiin!
E mannaggia al telefono, da stamattina è un continuo, io sto con questa voce bassa e non riesco a farmi sentire bene e qua telefonano tutti! Quasi quasi non rispondo...
Driiin!
Ufff!!!
- Pronto!
Di là silenzio, poi un mormorio di sottofondo e una vocina chiede:
- Casa D.....?
Sono i miei alunni di quest'anno, li ho riconosciuti, e so anche di chi è la vocina. 
Lui no,non mi ha riconosciuta... la mia voce, per una serie di cose, è molto bassa e rauca in questo periodo ed è uno dei motivi per cui non sono ancora rientrata a scuola: la voce è lo strumento di lavoro principe per un insegnante, una maestra afona serve a poco.
Ma tornando alla telefonata, l'ho riconosciuto, ma fingo di no e rispondo:
- Sì, chi desidera?
- Per favore, volevo parlare con la signora Virginia
- Chi devo dire?
Mi dice il nome: e naturalmente è lui, il mitico alunno dell'anafora, dell'apparecchio acustico, del diario di viaggio.
- Bello della maestra (è il modo affettuoso in cui in classe chiamo i ragazzi), ciao, sono io!
- Maé! A me mi pareva che eri tu ma non ero sicuro.
- Lo so che non mi hai riconosciuta, è che ho la voce bassa! Che bella sorpresa! Come va?
- Io bene, ma tu come stai, mae'?
- Starei bene, ma non ho voce, per questo non sto venendo.
- E vabbe'- mi dice col tono di chi lo sa come vanno le cose- mò piano piano vedi che ti torna. Ti vogliono salutare gli altri, mae', aspetta.
E me ne passa un bel po', e tutti mi domandano come sto e quando torno.
Alla fine ritorna lui al telefono e gli chiedo:
- E' stata la maestra che vi ha detto di chiamarmi?
- No, mae', ci siamo fatti dare il numero e ti sto chiamando col cellulare mio, l'aggio portato apposta.
- Ma come! Stai spendendo i soldi del cellulare! Me lo potevi dire, parlavamo di meno!
- E che fa, mae', mi fa piacere a parla' co' te.
- Pure a me, ma un'altra volta chiamami col telefono della scuola. Vabbe', un'ultima cosa e poi ci salutiamo: dimmi un po', stai studiando?
- ... beh... diciamo!
- Mmmhhh, ho capito, non studi. Ma almeno stai contento?
Silenzio per un attimo, poi dice:
- Mae' se vieni tu sto contento, ma se non vieni no.
Bello della maestra...