Mafalda compie 50 anni, il personaggio della bimba sempre arrabbiata e dallo spirito ribelle, nato dalla penna dell’argentino Joaquin Salvador Lavado, in arte Quino, spegne le cinquanta candeline. La prima striscia infatti è stata pubblicata il 29 settembre 1964 sul settimanale ”Primera Plana”.
Nel marzo 1965, Mafalda si sposta sulle pagine de ”El Mundo” di Buenos Aires, dove ha guadagnato uno spazio giornaliero. Quando, un anno dopo, le vignette vengono raccolte in un volume, il libro ha un successo immediato, esaurendo in soli quindici giorni la prima tiratura.
L’Italia festeggia questo anniversario con una mini expo itinerante che sarà ospitata da biblioteche, centri culturali e le maggiori fiere del libro (Fiera del libro per ragazzi di Bologna, Salone del libro di Torino, Festivaletteratura di Mantova).
Mafalda è una bambina dallo spirito ribelle, profondamente preoccupata per l’umanità e per la pace nel mondo. Pone a sé e ai suoi genitori domande candide e disarmanti cui è difficile, e a volte impossibile, rispondere. Domande che mostrano le contraddizioni e le difficoltà del mondo degl i adulti, nel quale Mafalda rifiuta di integrarsi.
In Italia il personaggio appare per la prima volta in un’antologia del 1968. Un anno dopo viene pubblicata la prima raccolta, intitolata ‘Mafalda la contestataria’ e introdotta da una prefazione di Umberto Eco. Nel 1970, infine, appare quotidianamente su ”Paese Sera”, primo di molti giornali che decideranno di ospitarla.
Col passare degli anni la fama di Mafalda non ha smesso di crescere e oggi è un fenomeno mondiale del fumetto. Le sue strisce sono state pubblicate in 50 paesi, tradotte in 20 lingue e hanno venduto oltre 50 milioni di copie. Al personaggio sono anche state dedicate una piazza e una statua a Buenos Aires, una via a Bruxelles, a Angoulême e a Gatineau (Quebec) e un francobollo in Belgio.
Dagli anni ’70, le nuove vignette di Mafalda sono state rare e sempre legate alla promozione dei diritti umani. Fra queste ricordiamo il poster Unicef che illustra la Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia del 1976, l’apparizione del personaggio in un manifesto del Ministero degli Esteri argentino che celebra la giornata universale dei diritti umani e il quinto anniversario della fine della dittatura (1988), il manifesto per l’ecologia realizzato per l’Italia nello stesso anno, la vignetta apparsa su ”La Repubblica” nel 2009 che riprende la frase di Rosy Bindi ”Non sono una donna a sua disposizione”.