Sequestrato dalla Guardia di finanza un complesso turistico di Scopello, località balneare in provincia di Trapani, del valore di 40 milioni e riconducibile a un imprenditore di 65 anni condannato nel 1998 per associazione mafiosa come esponente della cosca di Castellammare del Golfo.
La tonnara di Scopello, in provincia di Trapani (turistipercaso.it)
Il residence è composto da 12 mini appartamenti indipendenti a schiera, una sala reception-bar, piscina, terrazze a dislivelli, parcheggi, aiuole e spazi comuni per l’intrattenimento. Il sequestro è stato disposto dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Trapani, che già nel 2012 e nel 2013 aveva emesso provvedimenti patrimoniali a carico dell’imprenditore, riguardanti società e attività di bar-pasticceria in Castellammare del Golfo, intestate ai suoi familiari per un valore complessivo di circa 7 milioni.
Le indagini dei finanziari avevano evidenziato che, mediante cessioni di rami d’azienda e diversi cambi di gestione i figli dell’imprenditore, pur avendo limitate capacità reddituali, avevano realizzato diversi investimenti, anche nella costruzione del complesso turistico ora sequestrato, mentre di fatto il padre continuava a esercitare il controllo sulle aziende. I precedenti sequestri avevano, tra l’altro, colpito anche la società che gestiva il complesso turistico ma non i fabbricati perchè non era stata acquisita prova della loro illegittima provenienza.
Ora il Gico ha scoperto una serie di irregolarità e artifizi contabili trami i quali erano stati ottenuti indebitamente fondi pubblici previsti dalla legge 488 per un ammontare superiore ai 2 milioni di euro e destinati alla costruzione del residence. Il Tribunale ha potuto cosi’ decretare il sequestro del complesso turistico appunto perche’ realizzato con finanziamenti ottenuti in modo fraudolento.