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Mafia Capitale? Semmai Mafie Capitali. La lista di tutti i settori che l'inchiesta dovrà scoperchiare

Creato il 04 giugno 2015 da Romafaschifo
Mafia Capitale? Semmai Mafie Capitali. La lista di tutti i settori che l'inchiesta dovrà scoperchiareNon si fa che parlare di contesto dirompente, di situazione mai vista, al sindaco viene chiesto di andare in giro scortato e di non muoversi in bicicletta (ma come, prima con i mafiosi a piede libero poteva andarci e ora con i mafiosi a Rebibbia no?). Addirittura hanno tuonato il Primo Ministro (“è uno schifo letterale”) e il Pontefice (“non si possono fare soldi sfruttando gli immigrati in difficoltà”). 

Tutte queste parolone e financo lo scomodarsi di personaggi del calibro di Matteo Renzi e Papa Bergoglio rischia di farci credere che Mafia Capitale sia davvero qualcosa di eccezionale in quanto tale. Ma così non è. Mafia Capitale è eccezionale solo ed esclusivamente in quanto punta di un iceberg ancora ben sott'acqua, ancora tutto da esplorare nelle sue sfaccettarure, nelle sue caverne, nelle sue concrezioni labirintiche. 

Mafia Capitale è da immaginarsi come una grande cucina industriale, una di quelle cucine che fanno da mangiare per centinaia di commensali nelle gigantesche mense degli ospedali, delle caserme o degli uffici: una serie lunghissima di fornelli accesi sopra ai quali sobbollono altrettante pignatte, altrettanti pentoloni di metallo bullicanti e ben tappati dal loro coperchio. San Pignatone da Piazzale Clodio (perché a Roma, città di mafia e di omertà al di sopra di ogni altra città di mafia e di omertà italiana, un Procuratore della Repubblica che semplicemente fa il suo mestiere diventa un santo da venerare a prescindere) ha scoperchiato solo alcuni di questi pentoloni. 

I primi li ha scoperchiati a dicembre 2014, gli altri li ha scoperchiati oggi 4 giugno 2015.

Ha innanzitutto scovato questa grande cucina in cui si preparano pietanze velenosissime a base di illegalità, cibo che intossica da decenni l'economia, l'estetica, la vivibilità, la qualità di una città allo stremo, caso unico a livello mondiale. Ma in questa sconfinata cucina ha tolto il coperchio solo ad una minima percentuale di pentole. Ha scoperchiato la pentola della manutenzione dei parchi e dei giardini, ha scoperchiato la pentola dell'assistenza ai migranti, ha scoperchiato le piccole pentole della manutenzione delle piste ciclabili, della raccolta delle foglie morte; ha scoperchiato solo in minima parte la pentola, grande come una tinozza, della raccolta e del trattamento dei rifiuti e solo in parte ha scoperchiato la pentola del finanziamento delle campagne elettorali (vi ricordate Buzzi che offre manifesti abusivi ai candidati?). Ma davvero pensiamo che la mafia – perché finalmente si parla di mafia da sei mesi nella Capitale – a Roma si limiti a fare affari, ad esercitare violenza e sopraffazione, a orientare le scelte dell'amministrazione in questi settori e basta? Magari non ci sarà Carminati, magari non ci sarà Buzzi, magari non ci saranno questi politici e ce ne saranno altri, ma le modalità mafiose sono sempre le stesse in mille altri settori. Con, tra l'altro, interessi così vasti e ramificati che, quando usciranno fuori (perché oggi sappiamo che prima o poi usciranno fuori), faranno apparire Carminati e Buzzi come due sfigati rubagalline.

Come dice Attilio Bolzoni, che è uno che se ne intende non poco, siamo solo all'inizio. Ed è anche la nostra opinione. Tanto che abbiamo voluto provare ad ipotizzare una lista di aree, ambiti, ambienti, settori economici che saranno i prossimi campi di battaglia dove, ci auguriamo, si rivolgerà l'attività degli inquirenti. Ambiti all'interno dei quali - non v'è chi non veda - atteggiamenti mafiosi sono ampiamente presenti, evidenti, visibili a tutti. Ovviamente siamo disponibili ad aggiungere elementi su suggerimento dei nostri lettori. Iniziamo, dunque.

TRAFFICO DI DROGA

In città è fuori controllo. Pensate a Pigneto o San Lorenzo, interi territori dove lo spaccio avviene di fronte alle forze dell'ordine che guardano e non intervengono. Avviene sotto le telecamere fintamente montate per garantire decoro e legalità. Niente. Si va avanti indisturbati con eserciti di corrieri della droga e pusher. Impensabile che dietro non ci sia la mafia.

CASE OCCUPATE

Ne abbiamo parlato talmente tante volte che non ci torniamo su. E' un racket che si maschera dietro al disagio, alla povertà, all'emergenza abitativa. Presto i pm arriveranno anche qui e scopriranno anche questa pignatta, ne siamo ultra sicuri.

RICETTAZIONE DI RAME E METALLI

La cosa ha strettamente a che fare con la gestione dei campi rom, già investita in parte dall'inchiesta, ma il bubbone non è stato ancora sviscerato. I rom rubano rame, ritirano abusivamente metalli, un traffico continuo di carrelli della spesa carichi di materiale che spesso arrivano a bloccare il traffico. Portano tutto nei campi, bruciano (con emissione di gas tossici che la metà basta) e poi? E poi qualcuno compra e qualcuno ricetta. Chi?

LAVORI PUBBLICI

Beh, lasciamo perdere cosa potrà uscire quando si inizierà ad indagare qui. Ditte, sotto ditte, dittuncole. La maggior parte esistono perché - incapaci di vincere manco mezza gara - vengono incaricate direttamente, per "somma urgenza". Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: la città sembra ferma agli anni Sessanta con una qualità urbana da vomito. Insomma

CONCESSIONI DELLE SPIAGGE

Anche qui una piccola parte dell'inchiesta si è soffermata. Ma dietro c'è il mondo, è evidente. E questo mondo uscirà nelle prossime tornate dell'inchiesta.

LICENZE AMBULANTI

Una pignatta enorme ancora completamente intonsa. Gli arresti di Tredicine non servono ancora a scoperchiare questa faccenda perché pur essendo Giordano il rampollo di una delle famiglie più invischiate nel business del'ambulantato, è stato incastrato per altri motivi, sempre relativi all'accoglienza dei migranti. Ma quando uscirà fuori il bubbone delle 10mila bancarelle, delle decine di camion bar, dei castagnari, dei cocomerari, beh, ci sarà da ridere, ma davvero da ridere. La domanda è: perché Roma è l'unica città del mondo ricoperta di bancarelle tanto che ormai neppure si vedono più le vetrine dei negozi normali? Perché queste bancarelle sembrano le padrone indisturbate della città? La risposta è semplice: perché c'è la mafia. 
Per chi legge da fuori Roma sembrerà strano: all'estero ci sono le lobbies dei petrolieri, del real estate e dei grandi magnati della finanza. Roma ha la lobby dei mutandari. Davvero eh!
CARTELLONI
Centinaia di milioni di euro di fatturato annui. 400 ditte a spartirsi il bottino in un settore che in qualsiasi altra città occidentale è gestito da una, due o tre ditte. Qui 400, una peggio dell'altra. Sono 30 anni che si conoscono infiltrazioni della malavita in questo comparto, la città è sfigurata, le inchieste che partirono anni fa (quando Piazzale Clodio era ancora il Porto delle Nebbie) vennero platealmente insabbiate. Ora bisogna ripartire perché c'è una quantità di marcio qua sotto da far spavento. E una quantità di soldi inimmaginabile.
SFASCI
Un altro mondo che esiste solo a Roma. Città disseminata e cinta d'assedio da decine di sfasciacarrozze che da una parte sembrano romantici residuati di un tempo che fu, dall'altra continuano ad operare in aree protette, riserve naturali, contesti monumentali. Nel cuore della città. E continuano ad inquinare. Siamo a 15 proroghe. Da anni, infatti, non si riescono a spostare. Perché? Perché secondo noi anche qui c'è una mafia che sovraintende tutto.
VU CUMPRA
Sono organizzati in maniera militare. Si alza la temperatura e vendono acqua. Si rannuvola e vendono ombrelli. Logistica impeccabili. Prezzi tutti uguali. Non si fanno concorrenza tra loro. Un cartello gestito dalle mafie con una efficacia formidabile. Perché secondo voi le nostre principali piazze storiche sono assediate dagli abusivi e questo non succede a Tokyo, non succede a Londra, non succede a New York, non succede a Vienna, non succede a Sydney ecc ecc? Perché siamo sfortunati? O perché il crimine è più potente dello stato oppure si è risucito ad alleare allo stato?
ASILI NIDO CONVENZIONATI
Un settore che dobbiamo ancora approfondire, ma a dar credito alle tante segnalazioni che ci arrivano anche qui c'è tanto, tanto marcio. Ne riparleremo.
TIFOSERIE
Anche qui siamo unici. All'estero si va allo stadio come si va a teatro o al cinema. Qui si va allo stadio come si va alla guerra perché lo spettacolo è turbato da atroci gruppi di violenti. Già nella prima mandata dell'inchiesta Mondo di Mezzo è uscita una relazione tra Carminati e i ras delle curve. Ma è un rapporto che gli inquirenti dovranno analizzare meglio. Perché se Roma ha delle tifoserie che sarebbero inimmaginabili in qualsiasi altra città europea è anche a causa e per colpa di Mafia Capitale.

MUNICIPALIZZATE

Un mondo. Miliardi di euro. Clientele spaventose. Vi basti pensare che ancora oggi, mentre parliamo, se volete aprire una trattoria e vi serve aumentare il voltaggio della vostra centralina avete due opzioni: attendere un tempo imprecisato e continuare a pagare affitto e dipendenti non sapendo quando mai potrete aprire, oppure pagare una mazzetta ad un facilitatore. Ad una ditta subappaltatrice. La corruzione che si è impossessata anche dei diritti. Un servizio al cimitero, un cambio di documento. Dovunque... Non può rimanere a lungo coperto lo schifo che si annida dietro realtà allucinanti e non contemplabili altrove in Italia e nel mondo come Atac, Ama, Acea. Se funzionano male non è solo fancazzismo, non è solo incapacità, è anche criminalità organizzata. E connivenza con la criminalità organizzata. Pensate a cosa sta succedendo agli impianti Ama da quando l'azienda sta provando a approntare una gestione civile: incendi e intimidazioni che manco a Corleone negli anni d'oro...

SANITA'

Le condizioni degli ospedali romani sono dovute al fato cattivo? Sono dovute soltanto all'incapacità? Sono dovute soltanto a dirigenti incompetenti? Sono dovute soltanto a fancazzismo (in realtà no, visto quanto si dà da fare il personale)? 
E adesso aggiungete del vostro. In quale altro settore, secondo voi, si annida la malavita organizzata nella nostra città?

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