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Mafia russa, organizatsya al potere

Creato il 09 novembre 2011 da Eastjournal @EaSTJournal

Mafia russa, organizatsya al potereE’ uscito il numero di novembre della rivista Narcomafie con un dossier, a firma di Matteo Tacconi, che può molto interessare i nostri lettori. Sono passati vent’anni dalla caduta dell’impero sovietico, vent’anni che in Russia hanno visto il sorgere di un nuovo impero: quello criminale. La mafia ha prosperato durante il neoliberismo di Eltsin, crescendo all’ombra degli oligarchi, per poi entrare in affari con la politica durante l’era di Putin. Un’epoca destinata a durare ancora a lungo e che trova nella corruzione dilagante e nei torbidi meandri del sistema bancario l’humus ideale in cui fare affari leciti e illeciti. Una mafia dal colletto bianco che non ha però dimenticato il kalashnikov, gestendo il narcotraffico nei quattro angoli del vecchio continente.

Matteo Tacconi, classe 1978, giornalista professionista esperto di est Europa tra i migliori della nuova generazione, autore di C’era una volta il Muro: viaggio nell’Europa ex-comunista (Castelvecchi 2009). Per Narcomafie ha già firmato numerosi dossier, viaggiando dal Kosovo alla Turchia, sempre alla ricerca delle trame criminali e dei poteri occulti che sotterraneamente governano quei paesi.

Narcomafie è una rivista mensile, specializzata in crimine organizzato nazionale e transnazionale distribuita in abbonamento alla ridicola cifra di 30 euro l’anno per 11 numeri. Se siete interessati, cliccate qui per avere le informazioni che vi servono.

Qui di seguito le copertine dei numeri di settembre e ottobre:

Mafia russa, organizatsya al potere
Crimine organizzato, politica e finanza. Un intreccio criminale che attraversa i Balcani, dal kosovo, al Montenegro alla Croazia. Il caso croato, culminato nell’arresto dell’ex premier Ivo Sanader, ha svelato rapporti criminali transanazionali tra banche e politici di mezza Europa. Un dossier di Matteo Zola e Gaetano Veninata.


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