Mafia: un fenomeno che trasforma e adegua se stesso alla realtà che cambia

Creato il 20 aprile 2010 da Stampalternativa

Molti libri hanno affrontato il rapporto mafia-politica, in genere all’interno di saggi che partivano dall’esame di fatti oscurati o tralasciati dalla cronaca. In questo bel libro, invece, che è un romanzo, la mafia si muove sullo sfondo, per poi rivelarsi nella sua crudezza ed efferatezza. Fenomeno che muta, cambia, si adatta. Le strategie mafiose attraverso gli anni sono cambiate: dallo stragismo alla tregua, dalla guerra allo Stato alla trattativa con lo Stato, dalla contrapposizione alla convivenza.

Uno spirito di convivenza che ha finito per permeare sempre più la società siciliana e nazionale, al punto da far dire a un ministro che con la mafia bisogna convivere. Il risultato è stato, ed è, che abbiamo oggi una mafia apparentemente più “civile”, meno sanguinaria, che torna nei salotti buoni della società e perfino nel circuito delle istituzioni. Nel libro di Aldo Penna, attraverso una trama avvincente, emerge l’intreccio tra poteri legali e poteri criminali che ha caratterizzato la cronaca di questi anni.

Cambia il modo di pensare e di essere dei mafiosi, sempre meno rozzi e analfabeti. Nel libro, come nella realtà, il mafioso è moderno e arcaico insieme. Si intende di finanza e ama le tradizioni, scala le maggiori imprese del Paese, ma si rifugia nel luogo dove è nato. Falcone diceva alla fine degli anni ‘80 che la mafia era entrata in borsa. E allora, oggi possiamo dire che la mafia non solo è entrata in orsa, ma riesce a incrementare le proprie ricchezze, in relazione alla sua capacità di immettere denaro sporco nei canali leciti. Cosa Nostra ha innovato le sue strategie di arricchimento illecito e di riciclaggio, entrando nel circuito della grande economia globalizzata.
Il tutto, come si evoca nel libro, allo scopo di rendere difficilmente ricostruibili i flussi finanziari di “lavaggio” del denaro sporco, avvalendosi delle transazioni commerciali, che ormai si possono effettuare anche per via elettronica, e dei paradisi fiscali e bancari. Il libro sembra riecheggiare le storie intorno al delitto Lima del 1992 e il clima di quella stagione. La mafia volle la morte di Salvo Lima e poi uccise Ignazio Salvo. Allora partì l’attacco di Cosa Nostra contro certi uomini politici che avevano promesso tanto e mantenuto niente.

A Salvo Lima e Ignazio Salvo i boss presentarono il conto. E anche ne Il silenzio imperfetto la mafia disarciona e calpesta chi pensava di usarla. E non solo. Una linea attraversa orizzontalmente il romanzo: il rapporto tra informazione, politica e società. La mistificazione, i falsi miti, l’occultamento della verità. Io credo che in una democrazia difficile come la nostra abbiamo bisogno come l’aria di un’informazione libera e pluralista. Giornalisti con la schiena diritta, che non si pieghino, programmi televisivi di
informazione e non di disinformazione, che non facciano da cassa di risonanza alla voce del Potere, ma che sappiano raccontare, per quanto possibile, altre verità.

Come diceva Hannah Arendt: “nella loro ostinatezza i fatti sono superiori al potere”. Ma vanno raccontati, come fa Aldo Penna in questo bel romanzo. Nonostante l’intelligenza investigativa del commissario Di Jemma e la capacità di Flores di mettere in relazione fatti tra loro apparentemente distanti, la svolta che consentirà di trovare il bandolo nel complesso intreccio narrativo sarà l’utilizzo delle intercettazioni, la possibilità di localizzare utenze telefoniche portatili, quindi persone, e analizzare i pregressi rapporti interpersonali di ciascuno. E qui, davvero, il richiamo all’attualità è forte e immediato.

Quello che rende diversa, dalle altre organizzazioni criminali, la mafia, è l’intreccio con la politica. E tutte le ambiguità e contiguità con le istituzioni che affiorano in questo libro sembrano trovare solidi agganci con l’attualità quotidiana. Il finale a sorpresa potrebbe apparire amaro, ma forse dà il segno dell’insidiosità di un fenomeno che trasforma e adegua se stesso alla realtà che cambia.


Il silenzio imperfetto di Aldo Penna
Prefazione di Antonio Ingroia
Collana Eretica
192 pagine
ISBN: 978-88-6222-122-1


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