Mafie e dintorni #11 – Riciclaggio e ‘ndrine: la lunga ombra sulla TAV e sul Piemonte

Creato il 22 giugno 2013 da Andcontr @andcontr

La sentenza del processo Piooner ha riacceso i riflettori sull’evidente interesse delle ‘ndrine sui lavori della TAV. Opere utili al riciclaggio, anche grazie ad una garanzia in Europa. Le mafie permeano anche il Piemonte. Come segnalano i Comuni commissariati e recenti condanne.

PROCESSO PIONEER - Nella settimana appena passata in Valle si è registrata una particolare attenzione ai risvolti giudiziari di una delle operazioni che per prima aveva registrato la penetrazione delle ndrine nei cantieri della TAV. Infatti il Tribunale di Torino ha condannato i costruttori Ilario D’Agostino e Francesco Cardillo, accusati di riciclaggio di denaro aggravato, rispettivamente ad 8 anni e 6 mesi 6 anni e 6 mesi di reclusione. Oltre a confische di beni per un valore di oltre 11 milioni di euro. La sentenza di primo grado è la risultante dell’operazione Pioneer, avvenuta nel 2009 e che per prima gettava luce sul processo ancora oscuro al nord: il riciclaggio. I numeri del riciclaggio in Italia sono da capogiro, in quanto è da sempre la pratica con cui le organizzazioni criminali ripuliscono i soldi ottenuti tramite operazione illecite nell’economia pulita. L’operazione poneva sotto la lente degli investigatori i collegamenti tra le aziende di D’Agostino e la costruzione delle grandi opere presenti e future nell’hinterland torinese. Si parla di Olimpiadi 2006 per il passato, mentre ad allarmare la valle sono i riferimenti alla maestosa TAV.

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Tagged: 'Ndrangheta, Mafia, NOTAV, Piemonte, TAV

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