Venerdì scorso Fox News ha mandato in onda un’intervista a Reza Aslan, accademico americano di origine iraniana, sul suo ultimo libro dedicato all’analisi storica della figura di Gesù, Zealot: The Life and Times of Jesus of Nazareth. Il talk in cui è apparsa, Spirited Debate, è trasmesso solo online e condotto da Lauren Green, corrispondente di temi religiosi del network.
Di solito il programma, per i temi trattati e la sua diffusione, non fa parlare molto di sé. La puntata con Aslan – che è di fede musulmana – invece, ha scatenato il putiferio. Dopo aver introdotto brevemente l’ospite e la sua ultima fatica, Green gli dice così, quasi a bruciapelo.
Green: Lei è musulmano, perciò perché ha scritto un libro sulla figura fondante del Cristianesimo?
Aslan: Beh, ad essere precisi sono uno studioso di religioni con quattro lauree, compresa una nel Nuovo Testamento, che conosce il greco biblico è studia le origini della cristianità da vent’anni, che, tra le altre cose, è anche un musulmano. Perciò non sono un musulmano a caso che scrive di Gesù; sono un esperto con un dottorato di ricerca nella storia delle religioni.
Da questo momento in avanti l’intervista è un susseguirsi di ripetizioni di questo concetto-base, che alla conduttrice del programma, interessata più alla fede personale che al lavoro accademico di Aslan, sembra riuscire poco chiaro. Lo studioso precisa che sua madre e sua moglie sono cristiane, tenta di separare il suo lavoro accademico dalla sua appartenenza religiosa e snocciola le sue competenze. Ma è tutto inutile: dopo diversi minuti, Lauren Green richiede: «Ma continua a rimanere la domanda sul perché lei sia interessato al fondatore della cristianità».
Green non ha scelto di far fare questa pessima figura al suo piccolo talk: l’episodio è solo l’ultima dimostrazione concreta della linea del network. Come scrive Dan Murphy sul Christian Science Monitor, dei sedicenti esperti di Islam chiamati in causa da Fox nel corso degli ultimi anni «nessuno era musulmano, eppure – per quanto ne so . nessuno del canale ha mai messo in dubbio le loro opinioni poiché provenienti da non-musulmani». Strano a dirsi, alcune di queste chiose rimarcavano il carattere intrinsecamente violento della religione di Maometto.
Esattamente come fa il nostro Magdi Allam, solo un oceano più in là.
Articoli sull'argomento:
- La guerra dal divano
- Mentana resti al bar
- I nocchieri del giornalismo e le potenzialità di Twitter
- Invidia maris