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Magi ‘900 – Pieve di Cento 05-03-2016

Creato il 08 marzo 2016 da Maxscorda @MaxScorda

8 marzo 2016 Lascia un commento

Magi900-2016-1
Mi ero giurato di tornare al museo Magi ‘900 almeno una volta all’anno, come una specie di pellegrinaggio in un santuario dell’arte. Non sono riuscito a mantenere la promessa ma per una nobile causa. Si perche’ dopo lunghi mesi di grandi lavori, il museo ampio e gia’ sviluppato su cinque piani, si e’ ulteriormente allargato con tre nuove sale, nuovi spazi espositivi tematici, duemila metri quadrati in piu’ per un totale di novemila, migliaia di opere che raccontano di un novecento artistico italiano vivo, vivissimo, straordinario.
Non voglio dilungarmi su Giulio Bargellini, il fondatore, la sua storia e il suo impegno artistico, umano e  civile, una vita fatta di coraggio e ingegno, scelte personali che hanno coinciso col bene comune. Imprenditore e mecenate non si e’ limitato all’accumulo di beni ma ha reso il suo tesoro disponibile alla comunita’ attraverso il Magi ‘900, un museo che non ho timore a definire tra i migliori d’Italia, sovente superiore a strutture pubbliche infinitamente piu’ costose, decisamente ridotte e peggio conservate. In questa povera patria disintegrata e destinata ad un triste destino, i pochi scampoli di eccellenza e bellezza sono spesso gestiti dai privati.
Magi900-2016-Guerrino Bardeggia
Insisto su questo aspetto perche’ e’ giusto che a un uomo come Bargellini vengano tributati onori e meriti, insignito delle piu’ alte considerazioni per la sua instancabile dedizione che perdura ancora oggi malgrado l’eta’ non sia piu’ verde ma che nulla toglie al grande impegno e passione. Ad ogni modo se la parte storica e’ rimasta pressoche’ immutata e per la quale v’invito a rileggere il post che gli dedicai a suo tempo, le nuove sale sono dedicate all’arte africana con la presentazione della Biennale d’arte del Malindi alla quale Bargellini e’ molto legato piu’ un ampio spazio dedicato all’artista Esther Mahlangu. Non manca l’altra parte del globo, il Sudamerica, rappresentato dall’arte precolombiana di Cesare Siviglia. La parte pero’ che ho amato di piu’ e che mi ha letteralmente incantato e’ la sala d’arte aniconica contemporanea, impressionante in quantita’ e qualita’ ma soprattutto straordinariamente curata da Valeria Tassinari che decidendo per una disposizione estetica a comparti isolati, mette in dialogo artisti e opere anche lontani ma affini nel segno, un criterio efficacissimo nel sottolineare le peculiarita’ di quadri e sculture e dare cotinuita’ a temi e tecniche inaspettatamente vicini nel giusto anche se talvolta lontani nel tempo. Meraviglioso. Non meno importante e’ il piano superiore, dedicato all’arte figurativa e ai nuovi realismi, stile sottovalutato, talvolta osteggiato dalla cricca in auge, una battaglia quella del figurativo che sempre piu’ persone portano avanti e che il Magi ‘900 dimostra che si puo’ vincere. Evito elenchi tanta e’ la presenza massiccia di opere, dico solo che per i profani come il sottoscritto oltre alla bellezza si aggiunge la possibilita’ di vedere artisti fuori dai soliti circuiti, imparare oltre il piacere.
In ultimo ma non ultimo, ambiente tirato a lucido, illuminazione all’altezza e atmosfera perfetta. Anche il personale gentile e disponibile accresce l’eccellenza del museo. Fate un salto anche al bookshop, i migliori cataloghi in circolazione si portano a casa ad un prezzo davvero speciale.
Lo dico moderando enfasi ed entusiasmo ma il viaggio a Pieve di Cento, localita’ che non offre molto ma ad un passo sia da Bologna che Ferrara, vale una visita, poi un’altra e un’altra ancora.

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