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Trama: Alicia decide di andare in Cile a trovare la cugina Sara ma si ritroverà sola in mezzo a persone sconosciute in un posto quasi totalmente isolato..
Magic Magic è un film stranissimo, che andrebbe guardato almeno un paio di volte perché è una di quelle poche pellicole in grado di lasciare veramente spiazzati. Avendo visto il trailer, mi aspettavo il "solito" thriller dove la protagonista ingenua viene seviziata fisicamente e mentalmente da amici o presunti tali ed effettivamente, per come inizia, Magic Magic sembrerebbe andare in questa direzione. La protagonista, Alicia, si ritrova in terra straniera e viene abbandonata dall'unica persona che conosce, la cugina Sara, in mezzo a un gruppetto di ragazzi mai visti prima che, come ulteriore aggravante, hanno anche difficoltà a parlare la sua lingua. Chi ha fatto esperienza di permanenze all'estero e, soprattutto, chi ha avuto la sfortuna di essere a 23 ore di volo da casa e alla mercé di persone poco simpatiche (per non dire delle vajasse di prim'ordine) ha sicuramente una vaga idea di come si possa sentire la protagonista di Magic Magic: vi assicuro che ci vuole un attimo per immedesimarsi in Alicia e prendere subito in antipatia Sara, con le sue "attività" celate alla cugina e il fare cospiratorio con cui la sbologna ad amici e fidanzato, o la sua cricca di amichetti, soprattutto il viscido Brink, sempre pronto a fare dispetti ad Alicia e comportarsi da demente. La prima parte di Magic Magic è dunque interamente atta a far crescere l'empatia nei confronti della protagonista e il risultato è che lo spettatore comincia a ritrovarsi in un costante stato di ansia paranoica che lo spinge ad aspettarsi qualunque cosa da Brink e compagnia, a smettere di respirare in ogni scena buia o che inquadri uno sguardo ambiguo, un oggetto pericoloso, un movimento labiale sospetto. Solo che, a poco a poco, si arriva a capire che anche Alicia tanto normale non è e, prima che ci se ne accorga, si piomba in un incubo ad occhi aperti dove nulla è certo né reale, tantomeno le aspettative dello spettatore o la sua abilità di "prevedere il twist".
Aggiungere altre parole sulla trama di Magic Magic, un film che rischia di mettere alla prova la pazienza di più di una persona nonché, a mio parere, uno dei migliori thriller/horror psicologici mai girati, sarebbe un delitto perché l'abilità del quasi esordiente Silva nel tenere in scacco lo spettatore è a dir poco impressionante e non importa che il finale lasci leggermente perplessi e forse anche un po' delusi. Non importa perché il regista e sceneggiatore fa un uso della scrittura, della regia, della colonna sonora e degli attori tale da farsi perdonare ogni imperfezione. Per quanto riguarda i suddetti attori, Juno Temple è superlativa e fa accapponare la pelle in più di una sequenza; personalmente, ho trovato quasi insostenibile il momento in cui le sue urla disperate trasformano una canzone innocua come Minnie The Moocher (che peraltro è una delle mie preferite da The Blues Brothers e ora temo che non riuscirò più ad ascoltarla, porca pupazza!) in un incubo uditivo talmente orribile che farebbe venire voglia di non sentire più nulla. Accanto a Juno Temple spicca in bravura Michael Cera che, con la sua faccia ambigua, riesce a dare vita ad un personaggio totalmente imprevedibile ed impossibile da giudicare perché le sue azioni potrebbero tranquillamente essere quelle di uno stronzo psicopatico o semplicemente i goffi errori di un ragazzino insicuro e timido quanto la protagonista che vorrebbe farsi bello davanti agli amici. Un ruolo importantissimo lo rivestono anche le inquadrature di una natura esotica e per questo straniante, troppo aspra per essere accogliente, soprattutto perché per tutto il film l'immagine del Sud America, nella fattispecie del Cile, non è quella allegra e solare che spesso viene mostrata in altri film ma sembrerebbe quasi quella delle brulle e piovose isolette irlandesi o scozzesi, afflitte da un clima uggioso in grado di rendere ancora più tristi e confusi i protagonisti. Insomma, Magic Magic è un grande film, difficile ma bellissimo. Non lasciatevelo sfuggire per nessuna ragione!
Di Juno Temple (Alicia) ed Emily Browning (Sara) ho già parlato ai rispettivi link.
Sebastián Silva è il regista e sceneggiatore della pellicola. Cileno, ha diretto altri film che non conosco, come Affetti e dispetti (La nana), Old Cats e Crystal Fairy & the Magical Cactus and 2012. Anche produttore e attore, ha 35 anni e un film in uscita.
Michael Cera interpreta Brink. Canadese, ha partecipato a film come Frequency - Il futuro è in ascolto, Confessioni di una mente pericolosa, Suxbad: Tre menti sopra il pelo, Juno, Scott Pilgrim vs. The World, Crystal Fairy & the Magical Cactus and 2012 e ha lavorato come doppiatore per la serie I Simpson. Anche produttore, regista, sceneggiatore e compositore, ha 26 anni e due film in uscita.
Se Magic Magic vi fosse piaciuto recuperate Funny Games e Repulsion. ENJOY!
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