Meraviglioso Blardone. L'alfiere tricolore incanta con una sciata moderna, accarezza la neve tenera e quasi primaverile di Cras Montana e conquista una magnifica vittoria nel terzultimo Slalom Gigante della stagione, la seconda dell'anno dopo il trionfo in Alta Badia che prima di Natale aveva riportato l'azzurro nell'olimpo di questa disciplina.
Secondo al termine della prima manche a soli 2 centesimi dal dominatore stagionale Marcel Hircher, leader della classifica generale ed anche di quella di specialità, il 32enne di Domodossola aggrediva senza remore la pista nella discesa conclusiva, riducendo al minimo le prese di spigolo eseguendo le curve con un tempismo ed una reattività straordinarie. Il giovane austriaco, 10 anni più giovane rispetto all'immenso veterano del Bel Paese, pensando forse alla sfera di cristallo assoluta, non attaccava con la consueta spavalderia, perdendo subito 4 decimi dall'italiano nella parte alta, margine che rimaneva invariato anche all'intermedio successivo. Nel finale, tuttavia, il fenomeno bianco-rosso rimaneva strettissimo sui pali, ritrovando smalto e brillantezza e recuperando su Blardone, ma non a sufficienza da scavalcarlo. Lo sciatore del Bel Paese, dunque, conservava 16 piccolissimi centesimi sullo scatenato avversario, conquistando il suo settimo successo in carriera, oltre che il quarto podio consecutivo stagionale. Al traguardo l'azzurro, pervaso da una gioia indicibile, si lasciava andare ad un'esultanza coinvolgente, togliendosi gli sci, scavalcando le protezioni e lanciandosi a braccia alzate verso la folla festante.
Come anticipato qualche settimana fa, stiamo ammirando il Blardone migliore di sempre, un atleta che ha raggiunto il massimo delle sue potenzialità a 32 anni, conseguendo quell'eclettismo inseguito per una carriera intera. L'azzurro non è più solo un gigantista da piste tecniche e possibilmente ghiacciate, ma uno sciatore in grado di adattarsi anche a tracciature più filanti e, soprattutto, anche ad una neve molle ed in cui limitare al minimo l'incisione delle lamine. Insomma, l'Italia può contare non solo su un campione ritrovato, ma anche diverso e potenzialmente ancora più devastante rispetto al passato.
Il podio è stato completato dall'austriaco Hannes Reichelt, che ha preceduto il ritrovato francese Jean-Baptiste Grange.
In classifica generale Hircher sale a quota 1135 punti, portando a 90 lunghezze il proprio vantaggio sullo svizzero Beat Feuz. Blardone, invece, è terzo nella classifica di Gigante guidata sempre da Hircher.
Questi i risultati degli altri 3 azzurri a punti: 20mo Giovanni Borsotti, 23mo Manfred Moelgg, 25mo Davide Simoncelli, che era quinto dopo la prima manche.
Federico Militello