E’ il prodotto che meglio identifica la cucina mediterranea ma, forse, non tutti sanno che le origini del pomodoro sono da attribuire all’America Latina, fu poi importato in Europa dai Conquistadores spagnoli intorno al cinquecento. A quel tempo, le proprietà e le virtù di questo “frutto prezioso” erano ignote, tanto che veniva utilizzato esclusivamente per le sue qualità estetiche e decorative, la forma rotonda ed accattivante, quel rosso vivo che lo faceva spiccare, esaltare dai piatti e dalle tavole apparecchiate. Passarono quasi due secoli perché venisse finalmente considerato un alimento a tutti gli effetti ma, non senza delle notevoli differenze: in Francia , ad esempio, era considerato molto pregiato ed era destinato ai ricchi mentre, in Italia, la sua diffusione fu subito popolare (soprattutto in Sicilia, dove a portarlo furono gli Arabi). La svolta decisiva, si ebbe con la sua produzione di massa nelle località a clima favorevole e temperato, come il Sud dell’Italia, della Francia e della Spagna. Con l’avvio della produzione di massa, vennero messe a punto anche le diverse tecniche per la trasformazione di questo ortaggio “in passata” e la sua conservazione. Ricco di principi salutari il pomodoro è un alimento privilegiato per una dieta sana, equilibrata e completa. Eccellente antiossidante è ineguagliabile contro i radicali liberi, grazie ad una sostanza che combatte l’invecchiamento cellulare: licopene. Si trova in quantità massicce nei pomodori maturi e viene assorbita in maggiore quantità dal fisico se cotti. Contiene, inoltre, betacarotene (anch’esso antiossidante), vitamine C ed E, anche se non in forti quantità come gli agrumi. E, se ancora non bastasse, c’è da rilevare anche la presenza di sali minerali, ferro, fosforo e potassio, grandi amici delle arterie. Il pomodoro è presente sul mercato tutto l’anno e questo permette a tutti di usufruire (e sfruttare) le sue splendide proprietà. Le varietà di pomodoro sono davvero tantissime: differiscono per forma e colore, ma le proprietà organolettiche sono sostanzialmente le stesse. Oltre al tipico San Marzano dal sapore delicato, al dolce ciliegino, al tondino che di solito si presenta in grappoli, troviamo anche il Cuore di Bue, oppure ancora il canestrino tipico della regione Liguria e del Centro Italia attraversato da solchi e venature, ottimo per insaporire i sughi. Insomma, comunque lo scegliate, sembra proprio che il pomodoro non debba proprio mancare sulla vostra tavola. In più vorrei consigliarvi questa gustosa ricetta fresca, fresca: la “Mousse di pomodoro”.
Preparate per quattro persone:
- 750 g di pomodori maturi
- 2 limoni
- Una cipolla
- 1 spicchio d’aglio
- Un pizzico di paprika
- Foglie di basilico, prezzemolo
- Vino bianco secco (un cucchiaio)
- Olio extravergine d’oliva
- Una confezione da ½ litro di gelatina, sale e pepe
Preparate la gelatina e versatene un velo sottile sul fondo di quattro stampini individuali e riponeteli nel freezer a solidificare. Intanto, tritate i pomodori con la cipolla e l’aglio, metteteli in una casseruola e aggiungete la paprika, il succo dei limoni, pepe, basilico e vino. Cuocete a fuoco vivo per 20 minuti. Passato il composto al mixer, unite la gelatina rimasta che dovrà avere la stessa densità dell’olio, amalgamate e insaporite con il prezzemolo tritato. Versate la mousse nei quattro stampini, livellatela e mettete a solidificare in frigo per 3 ore. Servite decorando il tutto con qualche fogliolina di prezzemolo, oppure, con uova sode tagliate in due sopra alla mousse.
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