In occasione di una nostra visita della città di Cremona e del Museo Internazionale del Violino, ci ha incantato il suono di una viola che abbiamo ascoltato da Anna Serova plays the 1615 Amati Viola “La Stauffer”, una registrazione avvenuta a Cremona nel settembre del 2010. Nella magica atmosfera della città, questo ascolto ci ha donato particolari suggestioni realizzando gli effetti della musica così ben descritti da Hermann Hesse (che nell’aprile del 1913 dopo aver visitato questa città scrisse la poesia Ankunft in Cremona): un incanto che coinvolge anche sensibilità profane capaci però di cogliere a pieno la magia e l’intensità del suono; la musica, diceva Hermann Hesse non ha bisogno di essere compresa, è per tutti e di tutti; ed è forse proprio questo il messaggio delle tante attività in ambito musicale che si svolgono regolarmente a Cremona, patria indiscussa della liuteria la cui tradizione è stata recentemente iscritta dall’Unesco nella lista rappresentativa del patrimonio immateriale dell’Umanità.
Anna Serova è Docente di Viola e Musica da Camera all’ Accademia di Alta Formazione Artistica e Musicale “L.Perosi” di Biella e Ambasciatore Culturale e Commerciale della Città di Krasnoyarsk in Italia e nei Paesi Europei. Dopo aver stud
iato presso il Conservatorio di San Pietroburgo con Vladimir Stopicev, presso l’Accademia Walter Stauffer di Cremona con Bruno Giuranna e con Juri Bashmet presso l’Accademia Chigiana di Siena, Anna Serova è oggi una figura unica nel panorama internazionale, solistico e della musica da camera. Definita da Juri Bashmet «una personalità straordinaria nel mondo della Musica da camera» e da Bruno Giuranna «una personalità che rivela tratti di intensa musicalità, chiarezza interpretativa, un suono accattivante e una completa padronanza della Viola…Grande presenza scenica», la violista ha ricevuto lodi anche da Salvatore Accardo che ha affermato: «un suono stupendo, tecnica brillantissima e una notevole musicalità». Per lei è stato creato un nuovo genere di composizione che unisce la forma del concerto all’azione scenica di un’opera teatrale. Ad Anna Serova, la cui musica ci ha accompagnato nella nostra visita della città abbiamo chiesto quale tipo di rapporto abbia con Cremona ed in particolare con la Viola Amati:Che tipo di sensazioni suscita la visita della città di Cremona per chi ha eletto la musica ad assoluta protagonista della propria esistenza? Cremona è conosciuta in tutto il mondo come la mecca della liuteria, appena all’età di 6 anni ho preso il violino in mano, il mio maestro mi ha già raccontato del leggendario liutaio Antonio Stradivari di Cremona. Perciò un musicista che suona uno strumento ad arco prova una fortissima emozione quando gli capita di visitare Cremona per la prima volta. Ho partecipato alla produzione di due documentari sulla liuteria cremonese, prodotti dalla TV russa e devo dire che i film su Cremona hanno avuto un grandissimo successo in Russia. Tutto il mondo vorrebbe scoprire il famoso segreto di Stradivari!
Ci sono angoli e luoghi della città che preferisce e che suggerisce di esplorare? Non mi stanco mai della Piazza del Duomo, è di una bellezza unica in ogni stagione, che sia caldo o freddo, soleggiato o nebbioso, ha un fascino inconfondibile. Di inverno, nella nebbia, Cremona sembra essere una città surreale, mi piace tantissimo passeggiare quando di sera la città si svuota.
Secondo Lei il nuovo Museo Internazionale del Violino, che ha suscitato da un punto di vista mediatico molto interesse, può aiutare a coinvolgere anche un nuovo pubblico, solitamente poco interessato alla musica? La notizia del nuovo Museo del Violino e del nuovo auditorium è stata diffusa da tantissimi media nazionali e internazionali.
E so che il Museo è molto visitato non solo dai musicisti ma anche dalle persone che non frequentano abitualmente le sale da concerto. Trovo molto saggio di proporre tanti concerti all’auditorium nuovo e soprattutto audizioni dei preziosi strumenti della Collezione Comunale.Ci può raccontare le emozioni provate la prima volta che ha suonato uno strumento dell’antica tradizione cremonese? La viola Amati per me ha una particolarità: mi sembra di aver da sempre suonato quello strumento, non so se per le dimensioni comode o perché è semplicemente perfetto. Non mi è mai servito molto tempo per abituarmi alla viola prima delle registrazioni dei vari CD (ho usata la viola Amati per il cd del
2002, concerto ripreso da Sky Classica nel 2006 e per il cd del 2010). A parte la bellezza incredibile dello strumento, la perfetta armonia di tutte le sue forme, la viola ti trasmette una particolare energia accumulata in tutta la sua storia e per me è una grande emozione farne parte. Il suono è talmente bello che vorresti non staccarti mai dallo strumento. Gli strumenti così sono in grado di insegnarti! Ho avuto questa fortuna, di poter imparare tanto dalla viola Amati.Quali sono i Suoi impegni futuri? Prossimamente suonerò Viola Tango Rock Concerto dell’israeliano Benjamin Yusupov in prima esecuzione russa nella città siberiana di Omsk e poi in prima messicana a Monterrey. È un concerto per viola e orchestra del genere cross-over dove il solista suona viola, violino elettrico e balla il tango argentino. In aprile eseguirò in prima italiana STYX del compositore georgiano Giya Kancheli per viola, coro e orchestra al Teatro Filarmonico di Verona con l’orchestra e il coro dell’Arena. Ancora in aprile farò la solista con il NED Ensemble nel Concerto di Pasqua nella chiesa di Rivoltella a Desenzano e poi a Lovere nella brillante compagnia di Domenico Nordio al violino, Alexander Huelshoff al violoncello e Filippo Faes al piano, suoneremo i quartetti di Brahms all’Accademia Tadini di Lovere sul lago d’Iseo.
Ringraziamo Anna Serova per il tempo che è riuscita a dedicarci nonostante i numerosi impegni e consigliamo ai nostri lettori di visitare il sito www.annaserova.com per consultare il calendario completo dei concerti.
Per gli eventi del Museo Internazionale del Violino di Cremona, esposizioni e audizioni consigliamo di visitare il sito http://www.museodelviolino.org/; desideriamo inoltre segnalare il bookshop del Museo che offre anche una vasta scelta di letteratura musicale (dai manuali alle biografie, dalle monografie ai romanzi sulla musica)
Per le foto contenute nell’articolo ringraziamo Anna Serova ed il fotografo August Columbo.