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Magistrati e politici: l'attacco congiunto contro Internet, continua!

Creato il 20 luglio 2013 da Marcar

Ormai il furore giustizialista (oltre all'indubbia tendenza ad appecoronarsi alla volontà di monopolisti e multinazionali) contro Internet e il diritto alla libera manifestazione del pensiero e della cretività, non risparmia quasi nessuno tra magistratura e politica, nel nostro Paese. E, sinceramente, non se ne può più!

Come ben descritto da http://codesnippet.biz/rojadirecta-non-raggiungibile-dallitalia/, il giudice milanese Andrea Ghinetti ha invitato i provider italiani (complimenti a questi ultimi per la prontezza a chinarsi fino a terra) ad inibire l'accesso, dall'Italia, verso Rojadirecta.me.

La richiesta è venuta da Lega Calcio e RTI.

Non si capisce di quale colpa si sia macchiato il sito in questione, dato che si limita a linkare le risorse disponibili in Rete degli eventi sportivi di tutto il mondo. Cosa non vietata dalle nostre leggi, dal buon senso, dalla logica, da un normalissimo raziocinio.

Ma non per gran parte della nostra magistratura e della nostra politica dato che sappiamo come si sono espressi sulla materia finora. Tutta gente di cui potremmo fare benissimo a meno, visto i guasti che procurano e quindi invitarli a smetterla di inquinare la vita sociale di noi tutti e tornare alla vecchia, buona terra e alla sua coltivazione. Aria buona, cibo naturale, e la necessità di procurarsi il pane onestamente, fanno miracoli e anche braccia infiacchite da retribuzioni davvero smisurate e ozi prolungati, ritroverebbero l'antico gusto per una sana zappata.

Nel frattempo, Internet, no. Quella non toccatecela. Anche perché non vi permetteremo di fare come nei paesi totalitari, dove con provvedimenti del genere, motivati nello stesso modo, si nega ogni libertà di espressione e informazione. Già l'Italia è abbastanza in basso riguardo la libertà di stampa, vero?

Mi auguro che, molto pacificamente e democraticamente, il popolo sappia manifestare la sua indignazione verso questi provvedimenti. La libertà ce la siamo conquistata duramente nei secoli, non saranno questi signori a metterla in discussione. Ci provano, non ci riusciranno.


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