Maglia mimetica, Napoli alla guerra: accusato di plagio

Tilmann Meuser aveva prodotto una divisa camouflage dice: “L’idea della maglia mimetica da calcio è mia”

La maglia mimetica del Napoli 2013-2014 è sempre sulle prime pagine dei giorni: forse quello che si voleva con un modello nato per far discutere. Dopo i commenti dei calciatori, dei tifosi e dei militari è arrivato il momento degli avvocati. Almeno così sembra leggendo la notizia del sito Derwesten.

Tilmann Meuser, consulente di comunicazione e marketing, accusa il Napoli di aver copiato la maglia mimetica da un modello del suo marchio di moda Global Striker. Ma non solo: visto che aveva contatti con aziende di Napoli per produrre la sua maglia mimetica sotto il Vesuvio (accordi poi saltati per produrre in Cina) il signor Meuser accusa l’ambiente napoletano di spionaggio industriale.

La maglia mimetica apre dunque la guerra tra Napoli e la città tedesca di Essen, dove ha sede l’azienda di Tilmann Meuser. Ci sarebbe anche un lettera spedita ai dirigenti partenopei proprio sull’argomento maglia mimetica, ma Meuser dice di non aver mai avuto una risposta. Il Derwesten ha sentito Macron, il brand italiano che produce il design e le maglie del Napoli.

“Siamo sorpresi dalle accuse — fa sapere Macron –. Il look camouflage del Napoli è stato progettato dai nostri designer. Il motivo mimetico non è, a nostro avviso, protetto da copyright“. La palla passa ora ai legali. Meuser sostiene invece che molti elementi del design sono stati ripresi dalla sua maglia mimetica. Insomma: per il tedesco — che si dice tifoso del Napoli dopo aver vissuto nella città e frequentato il san Paolo ai tempi di Maradona — si tratta di plagio. “Questa è la nostra divisa per andare in guerra“, aveva detto scherzando Aurelio de Laurentiis presentando la maglia mimetica del Napoli al San Paolo: per ora è stato accontentato.