E' iniziata la kermesse salentina che, unitamente alla Notte della Taranta, richiama migliaia di appassionati, curiosi, foddies e anche qualche purista gastrofanatico: durante il laboratorio "Zuppe d'estate" ho assistito ad una dotta disquisizione circa il fatto se era corretto o meno accompagnare una fantastica "Acqua e sale" (e ve ne parlerò nel prossimo post) con un Chardonnay locale che faceva ben 12,5°. Un vino troppo importante per un piatto "povero" della tradizione gastronomica locale.
Siccome ero indecisa a chi dare ragione mi sono mangiata il mio bel piatto di "Acqua e sale" accompagnato dal corposo Chardonnay e ho continuato a riflettere sulla spinosa questione godendomi "Pane e pomodori "scataricciati" (ovvero scoppiati in padella), piatto unito in modo sconveniente ad uno strepitoso Fiano Minutolo di Avellino che mi ha "scoppiato" profumi inebrianti :D
Cavatelli (con grano Senatore Cappelli) con Pomodoro regina di Torre Canne, noci e cacioricotta
Ingredienti500 gr di semola di grano duro Senatore Cappelli, 250 ml di acqua , sale, 500 gr di Pomodorino regina di Torre Canne o Fiaschetto di Torre Guaceto, un mazzetto di basilico fresco, cacioricotta, un paio di cucchiai di gherigli di noce, 1 spicchio d'glio, sale, pepe nero macinato al momento, olio evo.
ProcedimentoNella spianatoia versare la semola ed unire l'acqua, a poco a poco, continuando a prendere la semola dai lati fino a quando non sarà stata raccolta tutta. Le proporzioni semola-farina sono quelle indicate ma l'esperienza, come mi è stato detto, detterà di volta in volta eventuali aggiunge o limitazioni.Continuare a lavorare l'impasto con energia fino ad ottenere un impasto liscio, sodo, compatto. Coprire e lasciar riposare una mezz'oretta.Riprendere il panetto, staccare pezzetti di pasta con i quale formare dei piccoli salsicciotti del diametro di meno di 1 cm e procedere come segue: tagliare di netto un pezzettino (1 cm o 2 a seconda della dimensione desiderata del cavatello) con il coltello e immediatamente utilizzare la punta della lama per schiacciare la pasta che si arrotolerà su sé stessa, dando vita appunto alla forma tipica del cavatello.
Sbollentare i pomodorini per un minuto, gettarli in acqua e ghiaccio, pelarli, tagliarli in dadolata e saltarli per qualche minuto con dell'olio evo profumato con uno spicchio d'aglio in camicia e mettere da parte.
Grattugiare il cacioricotta, tritare i gherigli di noce, spezzettare con le mani le fogli di basilico.
Portare a bollore dell'acqua salata e lessare i cavatelli; scolarli al dente e spadellarli per un minuto in una capiente padella con la dadolata di pomodoro, i gherigli e le foglie di basilico. Servire con un'abbondante spolverata di cacioricotta.