Magniflex e il ciclismo

Creato il 03 maggio 2013 da Slowsleep

Questo post potrebbe essere intitolato “Una storia d’amore” perché di amore si tratta. Amore per la vita, amore per lo sport, passione per la bicicletta.

Figure come quella di Giuliano Magni, che assieme a Franco fu promotore di una squadra leggendaria, parlano di sport ma anche di una cultura del lavoro che si coniugava naturalmente con il ciclismo, disciplina in cui la fatica e la costanza regnano sovrane. Proprio il lavoro quotidiano accomunava l’idea di un’azienda fondata sull’impegno delle persone al macinare chilometri su una sella. E proprio sul piano della fatica, incessante e quotidiana, i fratelli Magni riuscivano a dialogare al meglio con gregari e campioni.

Magniflex e la bicicletta però non è stato solo un binomio di passione, Giuliano Magni ha scovato e valorizzato campioni, annoverando in squadra nomi come Franco Ballerini, Marino Amadori, Gianbattista Baronchelli, Pierino Gavazzi, solo per citarne alcuni. Sempre Giuliano Magni seppe ridare luce alla carriera di un campione che a molti pareva in declino come Gianni Motta, che vestendo i colori della Magniflex scrisse pagine importanti al Giro di Puglia e al Giro di Milano.

Al di là di ogni cosa, l’importanza dei fratelli Magni si coglie ancora oggi nelle parole di chi li ha conosciuti, come Riccardo Magrini: “Hanno sempre avuto il ciclismo nel cuore, prima a livello dilettantistico con la Magniflex Cantagrillo diretta da Piero Pieroni, nella quale sono cresciuti tra gli altri Ballerini e Tafi, e poi per vent’anni tra i professionisti. Ricordo che nel ’74 proprio Franco voleva farmi passare tra i professionisti, ma la Federazione bloccò l’operazione perché ero troppo giovane. Ci ritrovammo qualche anno dopo e ancora una volta Franco credette in me offrendomi la possibilità di diventare direttore sportivo appena conclusa la carriera agonistica. Mi piace ricordarlo come un uomo che voleva bene al ciclismo e ai corridori, un uomo al quale i corridori volevano bene”.

Amore, passione e impegno per lo sport continuano ancora oggi, con il matrimo

nio fra Magniflex e il rugby, sport di fatica, di correttezza e pulizia.


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