La colpevolezza del regime siriano nell’attacco chimico contro la parte orientale di Damasco è ormai certa, come ha sottolineato lo stesso Presidente americano Barack Obama. In queste ore, quindi, stanno emergendo sempre di più le responsabilità personali di Maher Al-Assad – fratello del Presidente Bashar al-Assad – nell’aver pianificato e gestito personalmente l’azione dell’esercito fedele al regime.
Maher al-Assad, come suddetto, è il fratello del Presidente siriano Bashar. Si tratta di un uomo spietato che, proprio per il suo carattere impulsivo e violento. non è stato nominato successore del padre Hafez nel 2000. Nonostante l’estromissione dalla Presidenza, Maher è diventato uno degli uomini più potenti della Siria, diventando capo della Guardia Repubblicana e della Quarta Divisione, le prime forze responsabli della repressione contro i civili siriani. Qualche mese fa, dopo un attacco a Damasco, era stato scritto che Maher era morto, ma il regime si è affretatto a smentire.
La famiglia Assad al completo: davanti Hafez Assad con la moglie Anisa. Dietro, da sinistra i figli Maher, Bashar, Basel, Majd e Bushra
Il potere che Maher al Assad detiene in Siria è derivato direttamente anche dal sostegno di cui ha sempre goduto da parte dell’intelligence iraniana. Dall’Iran, infatti, Maher e il suo fidato alleato Ali Mamluk – Direttore del National Security Bureau – hanno ricevuto dal Ministero dell’Intelligence di Teheran (MOIS) un sostegno finanziario e logistico, fondamentale per il successo della repressione del regime siriano. La collaborazione tra Maher e l’iran è stata denunciata in queste ore dal giornale turco Today’s Zaman: il quotidiano, in particolare, riporta che Maher Al Assad ha reclutato alcuni Pasdaran per 5000 dollari al mese e ha dato loro, tra le altre cose, il compito di colpire gli oppositori del regime all’estero, in particolare in Turchia. Secondo Zaman, tra l’altro, la rivolta avvenuta tra fine maggio e giugno presso la città turca di confine Antalya è stata direttamente ispirata da questi agenti iraniani al soldo di Assad. In merito al suo alleato Ali Mamluk, gli Stati Uniti lo hanno inserito da tempo nella lista delle persone colpite da sanzioni internazionali. Washinton, tra le altre accuse verso di lui, ha anche evidenziato come Mamluk ricevesse costante sostegno logistico e tecnologico dal MOIS (l’Iran avrebbe fornito mezzi anche per controllare i social networks e i sistemi GPS).
Il dittatore siriano Bashar al-Assad in visita al suo Master, la Guida Suprema dell’Iran, Ali Khamenei
Per far capire quanto sia potente e pericoloso Maher al Assad, basta vedere alcuni video che circolano in Rete. In questo primo video è possibile Meher mentre – indifferente alla tragedia – riprende con il suo telefonino i corpi mutilati dei oppositori siriani uccisi senza pietà dal regime.
In questo secondo video, invece, si può osservare Maher Al Assad mentre assiste alla cerimonia in onore del fratello Bashar in occasione della conclusione del suo periodo di studi nel Collegio Militare siriano,
In questo ultimo video, invece, è possibile vedere quanto sia forte in Siria il culto di Bashar e Maher al Assad: nelle immagini è possibile vedere un uomo costretto a dire “No a Dio, ma viva Bashar al Assad. No a Dio, ma viva Maher Al Assad”