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Mai abbastanza. È questa la sensazione di oggi, di una giornata in cui l’estate ha ripreso vigore con il suo sole accecante e l’asfalto rovente, quasi volesse inghiottire dentro di sé macchine e persone. Spesso mi capita di non riuscire a spiegare a chi mi circonda perché insista a non abbandonare la scrittura. Il resto della mia vita lo faccio procedere, cerco strenuamente un lavoro, organizzo eventi per fare esperienza, leggo per affinare le mie conoscenze ma devo avere, in tale marasma, il mio angolo di mondo. Il momento in cui mettermi al computer, accendere la musica e immergermi nelle mie storie. Ho pensato a lungo di relegare nel dimenticatoio quest’arte, di scordarmela perché magari avrei vissuto meglio. Ironia della sorte per parecchi giorni non ho avuto l’ispirazione, quello stimolo, quell’energia particolare che ti spinge a creare. Sono stata più serena? No, anzi, sono stata peggio. La scrittura fa parte di me e non vedo per quale strana ragione dovrei negarmela. L’unica cosa è cercare un equilibrio tra dovere e piacere, come ai tempi dell’università. Non mi faccio aspettative sui miei libri. Al momento ho smesso ma va bene, ho solo bisogno di dedicarmi alle parole indipendentemente dal risultato. Non provarci neanche, arrendermi non è proprio da me anche se sembra che non sia mai abbastanza per nessuno, neanche nell’amore. Si va avanti così, per ora, un passo dopo l’altro.
Foto di Matryosha http://www.flickr.com/photos/kharlamovaa/
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