Nelle settimane successive, i racconti a tavola riguardarono solo le loro escursioni nei misteri degli antichi egizi, le simpatiche persone che facevano parte del tour, le stranezze degli indigeni.Mio padre ride ancora quando ricorda quell’egiziano che gli offrì quaranta cammelli per ottenere in sposa la mia mamma. Mia madre si commuove ancora quando descrive il mio papà incapace di rifiutare l’elemosina ai tanti bambini mendicanti.Ho guardato e riguardato le foto che avevano scattato durante quella loro seconda luna di miele.Rammento i volti di gioia e di divertimento di mamma e papà in abiti orientali durante una festa in albergo. Quegli abiti scintillanti, naturalmente, io e mia sorella li abbiamo usati e riusati per i nostri giochi.
Quel viaggio senza figlie che, all’epoca, poteva sembrare un atto di egoismo da parte dei miei genitori, fu, al contrario, per me e mia sorella, una ventata di benessere. E’ rasserenante avere genitori che si divertono insieme e che coltivano una certa complicità, rapporto tanto più affascinante quanto più noi figli ne siamo estranei. Memore della positiva esperienza della mia infanzia, quando io e mio marito ne abbiamo bisogno, non ho esitazioni a lasciare i bambini dai nonni e organizzare qualcosa con lui.Per il momento i figli sono molto piccoli per cui io e mio marito non siamo andati oltre la mezza giornata/serata da soli. Ma quanto benessere da questi momenti!
I bambini si incuriosiscono quando vedono me e il loro babbo uscire insieme da soli e, dopo qualche breve spiegazione, ci salutano contenti. La maggiore, quando torniamo, magari mano nella mano, ride sotto i baffi tutta compiaciuta e ci tempesta di domande.Ieri, invece di una serata, abbiamo optato per un pomeriggio in una spa.E’ stato un momento rilassante e carico di sensazioni “da fidanzatini”, riaffiorate alla memoria.Passeggiare mano nella mano fino al centro benessere, chiacchierare di tante cose senza parlare dei bambini, fare merenda al bar senza l’urgenza di guardare l’orologio.La curiosità del giorno è stata che, in un popolato bar del centro città, eravamo gli unici seduti al tavolino senza un device (smartphone o tablet) al seguito!
Noi chiacchieravamo e tutti gli altri digitavano.Per fortuna sono arrivate quattro vecchiette distinte che hanno cominciato a fare pettegolezzi fitti fitti, altrimenti le uniche voci che si sarebbero sentite nel bar sarebbero state la mia e quella di mio marito.A conclusione del pomeriggio siamo tornati a casa con la pelle liscia purificata dal bagno turco, la mente svuotata dalle inutili preoccupazioni e un'aria da fidanzatini affiatati.Volete che i bambini non se ne siano accorti?
I bambini hanno le antenne, come scrive la mia amica Francy.
E genitori felici rendono i figli felici.Da una ricerca pubblicata l'estate scorsa dal Corriere.it - la 27ora che trovate qui , sembra che pochissimi genitori si ritaglino dei momenti senza figli. Il rischio è dietro l'angolo perché, ce ne rendiamo conto prima o poi, non siamo solo genitori, siamo anche una coppia con sentimenti da curare, tutti i giorni, come una piantina dell'orto. E voi avete mai avvertito il rischio di identificarvi solo nel ruolo di genitori?Che momenti vi concedete come coppia?
Si accettano suggerimenti per altre occasioni!Ketty