La festa appena cominciata è già finita…, sulle note della struggente canzone del più struggente Sergio Endrigo, seccano i rami dell’aeroporto mai nato di Aosta. Secondo il dossier, presentato al ministro Altero Matteoli dall’Enac (Ente nazionale aviazione civile), i vincoli infrastrutturali insuperabili e il traffico insufficiente non permetterebbero l’apertura del nuovo aeroporto commerciale Corrado Gex. Destinato a chiudere ancora prima di essere inaugurato. Che ce ne faremo di una mega struttura che cresce nonostante tutto? Nonostante le numerose obiezioni sollevate a suo tempo sull’insensatezza del mega progetto? Eppure i nostri amministratori erano così sicuri dei numerosi voli charter che avrebbero solcato i nostri cieli, vomitando migliaia di turisti. Così certi della sicurezza della strumentazione, dell’assenza dell’inquinamento acustico, del successo dell’operazione: tanto-paga-lo-Stato. Ma lo Stato ora fa i conti e si pone l’obiettivo di non disperdere risorse pubbliche: una novità per noi che di risorse ne abbiamo gettate tante (guardarsi intorno please!). In quest’ottica sarà difficile che il Ministro possa fare germogliare qualcosa dal ramo ritenuto giustamente secco.