Mai per Amore
Serie Fall Away #1
di Penelope Douglas
Titolo: Mai per Amore
Autore: Penelope Douglas (Traduttore: C. Serretta )
Serie: Fall Away #1
Edito da: Newton Compton
Prezzo: 8,42 €
Genere: Narrativa, Youg Adult
Pagine: 380 p.
Trama: Un tempo Jared e Tate erano grandi amici: sono cresciuti insieme, si sono arrampicati insieme sugli alberi, si sono aiutati a vicenda nei momenti difficili. Ora invece Jared è cambiato. Il bambino dolce di una volta si è trasformato in un ragazzo difficile e astioso, sempre pronto a offendere e deridere Tate di fronte a tutta la classe. A scuola le ha reso la vita un inferno, e Tate non sa più come difendersi. A volte invece è incredibilmente dolce con lei, e sembra volerla proteggere… Tate vorrebbe odiarlo eppure non ci riesce: sente che il suo vecchio amico è disperato e vorrebbe scoprire il motivo della sua rabbia: raggiungere il suo cuore e carpire il segreto che nasconde in fondo all’anima…
Fall Away Serie:
1. Bully – Mai per Amore (Agosto 2014 – ISBN-13: 9788854168978 )
1,5 Until You (inedito in Italia)
2. Rival (inedito in italia)
3. Falling Away (previsto per il 2015)
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di Sil.lav
La serie Fall Away è composta, per ora, da quattro libri (in lingua originale), ognuno dei quali è autoconclusivo e tratta i diversi personaggi conosciuti nel primo volume. L’unica eccezione è il secondo della serie il quale racconta gli stessi accadimenti del primo volume, ma dal punto di vista del protagonista maschile, Jared.
Mai per Amore può venirvi presentata come una storia d’amore adolescenziale, ma prima di tutto è una storia di bullismo. L’autrice ha fatto un bel lavoro, è riuscita a raccontarci in modo reale come piccoli eventi e mezze verità possano emarginare una persona. Ti senti coinvolto nella storia e indignato per le prepotenze subite dalla protagonista. Tate è una bella ragazza (almeno se teniamo conto di come reagiscono i ragazzi alla sua presenza), dalla sua descrizione (perché il libro è raccontato dal suo punto di vista) capiamo che è coscienziosa e brava studentessa. Insomma, l’ultima persona al mondo che potremmo credere sottoposta a una ricorrente e continua vessazione. Soprattutto perché il suo aguzzino non è altro che il suo migliore amico Jared.
Quando eravamo più piccoli e vivevamo l’uno accanto all’altra, pensavo spesso che Jared fosse un grande. Era dolce, generoso e socievole. Il più bel ragazzino che avessi mai visto. I suoi folti capelli castani erano perfetti con la carnagione olivastra, e il suo splendido sorriso quando si decideva a sorridere richiamava l’attenzione di chiunque. Le mie compagne di scuola lo guardavano così rapite che spesso andavano a sbattere contro un muro. Sul serio. Ma quel ragazzino ormai non c’era più.
Amici fin dall’infanzia, da un giorno all’altro, dopo una vacanza passata con il padre, Jared torna cambiato. Del fidato amico compagno di mille avventure non è rimasta traccia, al suo posto c’è un giovane bullo, che non perde occasione di umiliarla davanti a tutti. Emarginata dai suoi coetanei, Tate parte per un viaggio-studio all’estero, e al suo ritorno, più consapevole di se stessa, decide di non lasciarsi sopraffare e di dare battaglia. Comincia così il nostro libro.
Molto interessante è la costruzione del romanzo, mentre da una parte ti trovi coinvolto e arrabbiato con Jared per le continue angherie subite da Tate, nello stesso tempo i sottili elementi inseriti nel racconto ti fanno capire che c’è di più. Viene reso chiaro al lettore che sotto alle apparenze c’è qualcosa di più profondo, che non hai tutto il quadro completo.
Rimase in silenzio per qualche secondo, ma io sapevo che era ancora lì. Il mio corpo reagiva alla sua presenza e riuscivo a sentire i suoi occhi puntati addosso.
«Tatum?». Il suo tono mi parve dolce e gentile e mi surriscaldai all’istante. Ma poi lui proseguì. «Non me ne frega niente se sei viva o morta».
Esalai un sospiro e rimasi seduta sul ramo dell’albero, completamente sconfitta.
Basta, non ce la facevo più. Sentirsi in quel modo era orribile.
Per lui poteva anche essere tutto un gioco, ma io non avevo più le forze di contrastarlo. Non sono forte. Non sono una prepotente. Non sono felice. Sapevo che cosa dovevo fare.
Ti sto lasciando andare.
«Jared?», gli dissi, gli occhi sempre fissi sulla strada bagnata. «Mi dispiace per quello che ti ho detto oggi». Mi voltai a guardarlo, ma se n’era andato.
Però devo essere onesta, non sono riuscita a odiare Jared per il suo deprecabile comportamento, dandogli sempre il beneficio del dubbio. Sono rimasta delusa alla scoperta della motivazione dietro ai suoi atteggiamenti . Mi aspettavo qualche incomprensione, ma quando è stato spiegato il perché della sua atroce condotta non sono riuscita a perdonargliela del tutto. Non ho trovato la giustificazione valida per il suo agire. La condiscendenza al perdono di Tate mi ha un po’ irritato. È vero che nel frattempo non è riuscita a reprimere i sentimenti che prova per il ragazzo (il tutto condito da una forte attrazione fisica), ma dopo tutto quello che le ha fatto passare, lasciar correre come se niente fosse mi ha un po’ deluso.
Un’altra cosa che mi ha sconcertato è la quasi assenza di adulti, sono quasi marginali nel racconto, il padre di Tate, all’estero per lavoro, lo conosciamo solo attraverso video chat, la madre di Jared lasciamo perdere… che genitore è chi lascia il figlio adolescente con la casa libera tutti gli week-end… senza accertarsi del suo benessere? Le figure dei genitori o anche solo gli insegnanti sono nebulose, tutta la storia si svolge tra gli adolescenti. Vengono raccontate scene forti ma gli adulti non sono veramente consapevoli di quello che succede.
Questo, e non solo, è uno degli elementi che mi hanno disturbato nella storia, per il resto coinvolgente e ricca di avvicendamenti. Alcune scene sono veramente esilaranti, altre ricche di sensualità, insomma un libro trascinante. Con degli elementi di riflessione.