LETTERA A GOODMORNINGUMBRIA
Giorni fa, il Ministro profumo presento una strana proposta, a proposito dell’insegnamento della Religione nelle scuole. Secondo il signor Ministro, la nostra nazione è abbastanza matura, da togliere l’ora di religione nelle scuole. Abbiamo già tolto i crocefissi, abbiamo tolto le immagini e foto sacre dalle scuole…..ma a “qualcuno” ancora non basta evidentemente.
Perché dovremmo toglierli? In nome di che? In nome di chi? Perché?
La scuola è multietnica, va bene, e allora che facciamo continuiamo a togliere per non disturbare le altre culture? Ricordiamo ai nostri cari governati che questa Nazione si fonda su radici cristiane, ricordiamo ogni tanto che da tutto il Mondo i turisti vengono per ammirare chiese, cattedrali, opere d’arte, affreschi, ecc.., qual’ è il tema principale raffigurato su queste opere, se non figure cristiane!. Ma il signor ministro, le hanno mai viste queste opere d’arte? Sbaglio o pure le tradizioni del popolo italiano si fondano su radici cristiane?
Sbaglio o la storia stessa di questa Nazione ha una forte “impronta” cristiana?
Talune persone e personaggi che vogliono estirparci la nostra cultura religiosa, in favore di “altre culture ”, la propria tradizione e storia, non sono degni di esser chiamati italiani. Non trovassero giustificazioni in nome della laicità, perché ormai certi discorsi non sussistono più. Laicità dello Stato è solo una forma di rispetto verso altre culture e religioni, ma ciò non vuol dire annullare noi stessi. Che non ci vengano a dire che sarebbe una forma di accoglienza, perché non reggerebbe nemmeno questo, in quanto, quando varchiamo i confini delle “loro terre”, noi rispettiamo le loro regole, usi, costumi e leggi……ma loro no. Loro non lo fanno, loro non ci rispettano, loro ci vogliono sottomettere. Vediamo, nel 2012 di non definire “religione” una religione che uccide per apostasia, che lapida donne per legge. Vediamo di finirla con i falsi perbenismi e moralismi. Fermo restando che alla base ci siano principi di rispetto per tutti, vediamo di non chinare la testa e di esser più orgogliosi della propria cultura. Riflettiamo, riflettiamo bene su cosa sta realmente accadendo, non chiudiamo gli occhi e apriamo bene le orecchie…
Anila Marchetti