Mai sottovalutare Biarritz

Creato il 05 aprile 2013 da Rightrugby

AMLIN EURO CHALLENGE - QUARTI DI FINALE

04/04/2013  |  Kingsholm  |  Arbitro J. Lacey


GLOUCESTER RUGBY

  14'  M. Tindall  79'  S. Monahan
  82'  H. Edmonds

31 - 41

BIARRITZ OLYMPIQUE

23'  T. Thomas  31'  T. Thomas  
37'  A. Heguy  57'  B. Baby  
74'  S. Burotu  


Biarritz scesa dalla Heineken Cup vola in semifinale di Euro Challenge a difendere il suo titolo, sfruttando con sagacia le debolezze dei padroni di casa del Gloucester, pur solitamente molto tosti in casa (l'ultima loro sconfitta al Kinsholm risale a gennaio). Non stavolta.  Il primo problema è l'aver schierato una prima linea inesperta: Nick Wood a parte, ci sono Dario Chistolini, sceso in campo solo quattro volte in stagione e sempre in Challenge, col tallonatore 19enne Koree Britton, una sola partita da titolare in Premiership.  Eppure le cose potrebbero filare ancora lisce per il club di casa, dato che i possessi filano così bene da ambo le parti che la prima mischia della partita verrà chiamata al 51' (forse è un record). L'inesperienza della prima linea si rivela però con la indisciplina: al 17' é Chistolini - definito sudafricain dal commentatore francese, evabbè - a beccarsi il giallo per tackle anticipato, al 30' stessa punizione all'altro ragazzo Britton. Gloucester spende quindi metà del primo tempo in inferiorità numerica e la paga cara. Dal vantaggio al quarto d'ora di 8-3 per la meta di Mike Tindall all'angolo, su intelligente e tempestivo rovesciamento di fronte d'attacco dell'apertura Freddie Burns,  Gloucester si trova a fine del primo tempo sotto 14-27. Dopo il drop di Damien Traille arriva un piazzato di Dimitri Yashvili (13 punti totali per lui, 5 su 5 nelle trasformazioni), al 22' è l'ala 19enne Teddy Thomas, 85 minuti giocati sinora in stagione, a marcare finalizzando in velocità una iniziativa di Marcelo Bosch schierato estremo sostenuto da Taku Ngwenya; se Burns riesce a accorciare (11-13), al 31' il giovane ala francese bissa al suo esordio in coppa, depositando in meta una deliziosa apertura al piede di Yachvili. Al 36' tocca al tallonatore Arnaud Heguy approfittare dell'assenza della controparte, spinto in meta da tutto il pack.
Nel secondo tempo, ristabilita la parità numerica, Burns prova a riprendere a martellare i pali ma le mischie ordinate che s'iniziano, producono gran sofferenza agli inglesi e mettono i baschi sul piede avanzante. Al 56' Yachvili inventa su palla recuperata e quindi difesa non perfettamente schierata,  un passaggio monstre da trenta metri per Ngwenya, che si mette in moto sul lungolinea bruciando gli avversari, per aprire infine a Benoit Baby all'interno per la meta. E' 17-34 all'ora di gioco, il resto è garbage time con le sostituzioni di rito; c'è spazio per la reazione d'orgoglio di Gloucester che va in meta due volte, coi rincalzi Shane Monahan e Huia Edmonds, ma anche Biarritz perviene alla quinta meta nel finale, col figiano Seremaia Burotu subentrato a Traille.
Una bella partita giocata a viso aperto, con Biarritz determinata e rapida come un'aquila a lanciarsi su un Gloucester apparso un po' naive per il livello, o forse con altre priorità in testa, dato che la lotta per i playoff in campionato è lungi dall'essere definita.
L'esperienza in campo in ogni caso non mancava, facendone incontro degno della coppa di livello superiore: oltre ai già nominati, da una parte il pack vedeva Harinordoquy e Lakafia col barbuto norvegese calvo Eric Lund, contrapposti ai giganteschi Pacifici Akapusi Qera e Sione Kalamafoni; dietro, contrapposta alla linea dei trequarti francese già nominata e dominante, con Tindall stavano i non ultimi arrivati Sharples, Jonny May, Henry Trinder e il gallese Martyn Thomas

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