Marco Bitetto;
(Bari, 1980) è un avvocato e scrittore italiano. Marco Bitetto e’ nato a Bari, citta’ alla quale dice di essere ‘oltremodo legato’. Dopo aver vissuto a Boston, si e’ trasferito a Londra, citta’ in cui attualmente vive. Il padre Antonio è presidente di una societa’ di ingegneria, la madre Gida è un’insegnante di italiano in una scuola elementare; ha un fratello minore, Roberto, che studia economia. Nel 1999 si è diplomato al liceo classico statale “Domenico Cirillo” di Bari; dopo aver conseguito con lode nel 2004 la laurea in giurisprudenza presso l’Università degli studi di Bari, ha vinto una borsa di studio per frequentare un LL.M. (Master of Laws) in International Business Law, presso il “King’s College London”, una tra le università più prestigiose al mondo, e successivamente una borsa di studio per frequentare un PhD in Corporate Governance & Strategy presso il dipartimento di Management della “Cass Business School City University London”. Dopo una esperienza professionale di quattro anni presso lo studio legale Lombardo Pijola, Tucci & Partners di Bari, attualmente esercita la professione di avvocato presso uno degli studi legali più importanti del paese. E’ esperto in corporate governance, fusioni, acquisizioni societarie e in operazioni di private equity.
Titolo: Maida Vale
Autore: Marco Bitetto
Serie: #
Edito da: pubblicato dall’autore
Prezzo: 16.00 euro
Genere: Romanzo Contemporaneo
Pagine: 144 pag
Voto:
Trama: È relegato nell’ombra colui il quale, nella nostra società, sempre inutilmente abbagliata da vacue luminescenze, rinnega il ‘patto sociale’, in nome di un viscerale amore per la verità. La verità ha un peso insostenibile ed, è forse per questa ragione, detestata dal sentire comune. Essa rappresenta un ostacolo al tentativo disperato di rispettare e onorare il ‘patto sociale’., di cui gli esseri umani credono di aver bisogno per il raggiungimento della felicità. Il protagonista di Maida Vale, Luca Pace, rinnega tale patto e per questo viene considerato un reietto, un uomo che non è in grado di giocare secondo le regole, un emarginato. Allo stesso tempo però, il suo essere cinico e misantropo, non gli impedisce di far del bene, di aiutare quelle stesse persone delle quali dice non importargli nulla. Un bene disinteressato e certamente più grande e duraturo di quanto egli stesso si renda conto, un bene più intenso di quanto siano in grado di donare gli assertori del ‘patto sociale’. Luca Pace, ha trentasette anni, non è un tipo simpatico, cordiale, gentile o affabile. Piacere agli altri non è mai stato il suo forte. È un egoista bastardo, indifferente nei confronti dell’umanità e sfrontato, un infelice cronico, un uomo che accetta la verità per quanto dolorosa e fa domande per quanto pesanti. Luca Pace affronta la vita senza filtri, senza piegarsi alla morale comune, che anzi considera un’inutile perdita di tempo. Avvocato di successo in uno dei più importanti studi legali del paese, viene licenziato per insubordinazione. Questo avvenimento sconvolge la vita del protagonista, il quale si rifugia in se stesso più di quanto già non facesse prima del licenziamento. Il suo migliore amico, per allontanarlo dai guai, lo trascina a Londra, dove un tragico evento e un inaspettato incontro sembrano poter consegnare a Luca una visione finalmente diversa della vita e una felicità insperata.
Recensione;
Prima di andare a parlare del libro volevo spiegarvi da dove viene il titolo di questo libro. Maida Vale non è altro che il nome di un quartiere di Londra dove si troverà a vivere il protagonista della nostra storia. Per saperne di più dovete sapere che, in questo quartiere, hanno sede i famosi studi di registrazione della BBC. Il nome del quartiere fu scelto, con una assemblea pubblica tra i residenti della zona, nel 1910. Un’altra curiosità che troverete comunque su wikipedia è che il nome deriva dal paese Maida in Calabria, dove nel 1806 Sir John Stuart, comandante dell’esercito Inglese, sconfisse quello francese nella battaglia di Maida. Per commemorare la vittoria, a Londra, furono scelti il nome di Maida Hill e Maida Vale.
Ecco un libro e dei personaggi che ho amato e che mi hanno dato modo di poter trovare un grande piacere nel leggere. Ma soprattutto ho subito pensato di aver trovato finalmente uno scrittore bravo nel descrivere sentimenti e vicino al mio animo. Ognuno di noi può trovarsi o meno in sintonia con uno scrittore, penso io, e credo che Marco Bitetto abbia una visione della vita molto simile alla mia; mi sono costruita questa convinzione, leggendo i suoi pensieri rappresentati dai suoi personaggi, magari anche sbagliando. Tutto ciò comunque va a vantaggio dell’autore che si dimostra con il suo modo di scrivere sensibile e riflessivo.
Se quindi volete un libro da leggere in spiaggia, sdraiati al sole con accanto i bambini che urlano e fanno i castelli di sabbia, bhe, è meglio se cambiate strada. Qui in Maida Vale avrete modo di riflettere su un problema che è sempre attuale e non tramonta mai cioè se dire una bugia sia giusto oppure se in fondo, omettere un pensiero sia soltanto salvarci da una scomoda verità. Certo se iniziassimo a discutere sono certa che il dibattito sarebbe molto acceso, ma quello che mi preme sottolineare è come l’autore con una scrittura scorrevole ha descritto i sentimenti di una persona, Luca Pace, che ha dentro di sè un mondo da raccontare. Il protagonista del libro, che sceglie di essere cinico a dismisura, con le sue verità lanciate a tutti ha dentro di sè un iceberg pronto ad affiorare in superficie e l’autore è stato abilissimo nel raccontare la tragicità dei sentimenti di questo personaggio. Ancor di più lo è stato perchè ad un certo punto del romanzo abbiamo anche il punto di vista di un altro personaggio principale, la compagna del migliore amico di Luca. Io non mi aspettavo questa scelta poichè solitamente quando un autore adotta questa soluzione o lo fa per tutto il romanzo oppure usa la strategia dei capitoli che si alternano, seguendo prima un personaggio poi l’altro. La scelta di inserire il punto di vista di Sofia soprattutto il suo giudizio su Luca, ha migliorato qualitativamente il romanzo. Abbiamo grazie a questo emozioni in più. Per me sono state veramente forti le emozioni suscitate; ammetto che mi sono scappate delle lacrime e solo per questo l’autore ha tutta la mia stima.