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Maitre à lécher

Creato il 28 agosto 2012 da Patuasia

Lo avevo già scritto diverso tempo tempo fa. Nella letterina alla Stampa del maître à lécher, Joseph Rivolin, trovo solo conferma alla mia teoria: sul pirogassificatore non hanno argomenti validi da presentare in alternativa a quelli del Comitato del Sì così dirottano l’argomento sul politico. O meglio delegittimano tutti coloro che si spendono per evitare l’ennesimo errore. Una tecnica di comunicazione di scuola berlusconiana che arriva un po’ tardi come qualsiasi altra cosa in Valle. Secondo il direttore del foglio di regime le numerose associazioni e comitati riuniti nel progetto comune in difesa della salute, sarebbero mossi da interessi di bottega, ma non dice quali. Quali sarebbero dunque questi interessi che per il loro conseguimento costringono i numerosi volontari a investire il loro tempo per offrire ai valdostani le informazioni che tutti nell’amministrazione si sono ben guardati di fornire? Che interesse ha avuto la signora Jeanne Cheillon incinta al nono mese di gravidanza a montare e smontare banchetti, volantinare, organizzare conferenze ecc…? Le hanno forse promesso un posto in Regione per il nascituro? Le maître à lécher sostiene, come già sosteneva la Zublena, che all’interno del Comitato del sì ci sono degli esponenti politici dell’opposizione, dunque? Non dovrebbe essere possibile? Che i politici debbano solo stare seduti sulle loro poltrone? Che non possano mescolarsi con la società civile e fronteggiare insieme le problematiche della collettività? Una visione della politica degna di un regime, quella di Rivolin, ma che altro può affermare uno come lui?


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