Malati di tifo – Aleksandr Lukashenko

Femen colpisce ancora. “Creating History together”, slogan degli Europei 2012, è il mantra urlato ironicamente a gran voce dalle attiviste ucraine a seno nudo. La protesta è diretta  contro Alexander Lukashenko, presidente della Bielorussia, oggi in visita nella capitale ucraina per la finale degli europei, accusato e sanzionato per violazione dei diritti umani e repressione politica. Il gruppo, formato da una dozzina di attiviste, scimmiotta il presidente e si scopre il seno che, sostengono: “E’ l’unica arma efficace che abbiamo per attirare l’attenzione pubblica”.

Ma poi perché, scusate? Lukashenko è così una personcina per bene. Io non sono per niente d’accordo con queste proteste. Beh, insomma, se volete spogliarvi fatelo pure eh… però il vecchio Lukash è molto simpatico. Anche se qualcuno, come Ignazio (e digiamolo), non sa nemmeno chi cappero sia. Ma noi amanti della libertà e strenui difensori della democrazia apprezziamo il magnanimo Lukash. A parte la sua evidente bellezza fisica, è lodevole il fatto che sia amico dell’altro grande uomo dell’ex Unione Sovietica, il caro Vladimiro Putin.

E poi sono entrambi intimi amici del nostro Silvio. Insomma, Lukashenko dovremmo sentirlo quasi come uno di noi. Come quando ha impedito di applaudire ai suoi congressi, visto che qualcuno aveva inziato a usarlo come gesto di dissenso. Ma dissenso da cosa poi? Non è che si può criticare un presidente che vince con il 99% le elezioni e fa imprigionare gli oppositori politici. Che problema c’è? Almeno in Bielorussia qualcuno in carcere ci finisce. E allora facciamogli godere in pace la finale di stasera. Ah, SuperMario Monti, occhio se lo incontri. Non applaudire se segna il vero SuperMario, altrimenti rischi di prenderti una bastonata nello stomaco.

Lorenzo Lamperti

@LorenzoLamperti