Comunque Ignazio, oltre a essere il padre illegittimo di Frank Ribery, è anche un grande sostenitore della Nazionale di calcio. Anche in questi giorni ha voluto dire la sua sugli Azzurri di Prandelli: “A me vanno bene tutti i moduli, l’importante è che non giochino Balotelli e Ogbonna. E comunque il pubblico di Verona lo ammiro sempre di più”. Nelle ultime ore è intervenuto, con la consueta classe, sulla polemica tra Cecchi Pavone e Antonio Scassano: “Non me ne fotte un cazzo di quello che dice Checca Paone… e comunque se ci fossero ricchioni in nazionale non guardere più le partite. E tu che fai, mi spingi?” Alla fine, però tende una mano ai metrosexual: “Sì, ma solo quella eh… e comunque volevo dire che persino i metà sexual sono meglio dei comunisti”. Eh sì, c’è una cosa peggiore che essere interista, catanese e Ignazio La Russa ed è questa: essere gay, metrosexual e comunista. E magari sei pure del Sud Italia e hai una camminata dinoccolata.
Lorenzo Lamperti
@LorenzoLamperti