Che ne sarà dell’ospedale? E che ne sarà dei malati che di quella struttura hanno e avranno bisogno? Non trovo l’aggettivo giusto per dare una pur sommaria idea dello schifo che gira intorno al vecchio Mauriziano. Per una questione di interessi, una miscellanea di soldi e voti, il futuro della nosta sanità sarà avvolto nella polvere vuoi letterale vuoi simbolica. Al tempo del referendum la campagna pro ospedale in centro, verteva sul fatto che i soldi spesi per le nuove strutture sarebbero diventati uno spreco di denaro intollerabile, oggi quelle stesse strutture, nel nuovo progetto, verranno abbattute. E’ sufficiente questo cambio di rotta per confermare lo stile di governo di questa giunta. Le idee inseguono gli affari, non gli interessi dei cittadini. E gli affari si fanno con precisi interlocutori. Il ministro Balduzzi è stato chiaro: soldi per la sanità valdostana ne sono rimasti pochi, una briciola in confronto all’attuale costo per l’ospedale (60 milioni in più rispetto a quello precedente), si procederà quindi a pezzi, il che significa che i sei o dieci anni previsti raddoppieranno, triplicheranno a seconda delle disponibilità finanziarie. Il servizio al malato sarà ciò che un cantiere edile potrà offrire in termini di efficienza, silenzio, salute… .