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Malawi / Di necessità virtù

Creato il 29 gennaio 2013 da Marianna06

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Quando c'è crisi, si svende. Accade a Lilongwe, capitale del Malawi, paese africano che, da qualche tempo a questa parte, stiamo imparando a conoscere un po’ più da vicino.

Le casse dello Stato, in base ai rapporti stilati da differenti organismi internazionali, sono ad oggi  proprio al limite. E raschiare il barile, in effetti, servirebbe a  ben  poco.

Occorre, semmai, provvedere a risanare con una seria e adeguata politica di risparmio e, poi, pensare a reinvestire.

La ricetta di sempre, insomma, in situazioni del genere.

Ecco allora che, Joyce Banda, l’energica donna-presidente, che guida da alcuni mesi con sufficiente prudenza e molta autorevolezza il Malawi odierno, ci pensa e decide.

Ed è  pronta, infatti, a mettere  subito all’asta il jet presidenziale, un “oggetto” di gran lusso, acquistato anni addietro dall’allora presidente Bingu Wa Mutharika.

Mutharika, molto noto per le sue “estrosità” (leggi dissennatezza), senza badare a spese e/o  preoccuparsi dei bisogni della gente, lo fece proprio per la “modica” cifra di 13 milioni di dollari.

Quando la spesa fu fatta, risultò essere  così  terribilmente scandalosa per l’opinione pubblica interna e internazionale, che i donatori  tagliarono di colpo i finanziamenti per  futuri progetti di sviluppo al Paese.

Una cifra per gli aiuti, quella dei finanziamenti, pari all’incirca a 4 miliardi di dollari, la quale venne meno all’improvviso.  

E qualcuno sicuramente se ne ricorderà in quanto la “cosa” non passò sotto silenzio.

Joyce Banda non ha mai utilizzato, da quando è alla guida  del suo Paese, l’aereo presidenziale (un Falcon 900EX) nei suoi spostamenti mentre intende rispondere, e anche piuttosto presto, all’impegno che ha contratto con il Fondo Monetario Internazionale (FMI), che ha concesso al Malawi un prestito di 157 milioni di dollari a patto che si realizzino, però, tutta una serie di misure economiche in prospettiva di una concreta ripresa dell’economia.

In conclusione si può dire, molto simpaticamente, che Joyce prova ad amministrare il Malawi giusto come farebbe una buona madre di famiglia con la propria economia domestica.

Cominciando, cioè, a tagliare il “superfluo”.

 

   a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

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