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Malawi / Enormi difficoltà interne per l'aumento della benzina e dell'inflazione / Contrasti anche con il Tanzania

Creato il 03 ottobre 2012 da Marianna06

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Il Malawi è un paese povero ,che sopravvive  grazie ad una modesta agricoltura, quando la siccità o le piogge torrenziali gli consentono  fortunosamente di ottenere discreti raccolti, frutto sempre e soltanto della estenuante fatica delle sue famiglie contadine.

La crisi economica generalizzata, che ha colpito anche il continente africano, in aggiunta a tantissimi altri problemi già presenti sul territorio, non ha certamente risparmiato il Malawi.

Ma se il ricco soffre, quasi avesse un passeggero mal di pancia e la sua crisi può, in qualche modo, essere gestita, il povero, nelle medesime circostanze,  piange appunto le cosiddette “lacrime amare”.

L’Autorità per la regolamentazione dell’Energia, in Malawi, ha annunciato da alcuni giorni un aumento dell’11% del prezzo della benzina. E si tratta del secondo aumento nel giro di pochi mesi.

Le pezze giustificative contro il malumore e la rabbia della gente sono la crescita dei prezzi al mercato a causa della svalutazione della moneta locale.

Il Kwacha, la moneta del Malawi, è passata, infatti, da 485.60 a . E si consideri che 290 kwacha sono appena quasi l’equivalente di un  dollaro.

E l’aumento della benzina,  recitano le autorità politiche, è legato alle tendenze recenti  nella produzione mondiale di petrolio e anche ad altre caratteristiche macroeconomiche.

Intanto anche l’inflazione, dallo scorso luglio ad oggi, è passata da un tasso del 20, 1% a quello del 21,7%, compromettendo, soprattutto, gli acquisti di generi alimentari .

Perciò è dura povertà e tanta fame per la maggior parte delle persone e la situazione di stallo non lascia intravedere alcuna speranza di una sia pur minima ripresa.

Accanto a ciò si aggiunga, nelle alte sfere della politica, la contesa  non risolta ( se ne è discusso di recente anche in sede Onu),  per il possesso di una parte consistente delle acque del lago Malawi, con il confinante Tanzania.

Parrebbe, infatti, che le acque del lago serbino giacimenti petroliferi e che il Tanzania, ridisegnando addirittura i confini, si stia , incurante di precedenti accordi, per effettuare le “sue” prospezioni.

 

   a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

In basso la foto presa dal satellite  del bacino del lago Malawi

  

200px-Lake_Malawi_seen_from_orbit

 


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