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Malawi / Ma la siccità non perdona

Creato il 03 gennaio 2012 da Marianna06

In gennaio e forse nel prossimo febbraio la siccità da tempo in corso nel Malawi, uno dei Paesi più poveri dell'Africa, fa mal sperare.

Sono mesi che non piove e i raccolti nei campi vanno in malora.

Il Governo ha pensato così di bloccare con provvedimenti restrittivi, che hanno valore di legge, ogni forma di esportazione di cereali dal Malawi.

Nel contempo però c'è stato un vertiginoso aumento dei prezzi sul mercato interno sia per quanto riguarda i cereali in particolare che  tutti gli altri generi di prima necessità legati ad agricoltura e pastorizia.

I magri salari degli abitanti non ce la fanno a soddisfare, nelle famiglie, le esigenze di quel minimo di nutrimento che faccia evitare  lo spettro della fame e  le conseguenti malattie ,legate ad una sotto-alimentazione.

Il problema riguarda in special modo bambini ed anziani.

E non si vorrebbe, come è accaduto in Tanzania, che ad una prolungata siccità succedessero  improvvise piogge abbondanti, anch'esse distruttive,  cioé quelle che sono dei veri e propri alluvioni,il cui specifico è la devastazione in contesti poveri di sicurezze abitative e sopratutto viarie.

Purtroppo non si possono fare previsioni di alcun genere e si guarda solo il cielo con una certa dose di rassegnazione, come sempre accade in Africa.

L'unica certezza é la problematicità reale della odierna situazione, nell'un caso e nell'altro.

Lo scorso anno,invece, proprio in agricoltura le cose erano andate molto bene.

Tutti si erano detti soddisfatti.

E il Malawi pareva aver imboccato finalmente la strada dell'autosufficienza alimentare tanto da trasformarsi in Paese esportatore con discreti ricavi. 

Oggi, al contrario, è nuovamente tutto punto e a capo.

Pensiamoci quando spezziamo il pane sulle nostre tavole in un'Europa che lamenta la crisi dei consumi.

  

   A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

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