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Male inCURABILE,danza e prevenzione

Creato il 06 giugno 2015 da Musicamore @AAtzori
Male inCURABILE,danza e prevenzione

Capita, che un giorno, quando fai delle considerazioni sulla tua vita che è fortunata, dove tutto sembra ruotare per il verso giusto, e che non desideri altro che una serenità perenne, improvvisamente appare lui, il mare i nCURABILE. Chi c'è passato, (come la sottoscritta) sa cosa voglio dire.

La tua vita cambia radicalmente. Sembra che nulla abbia più senso. L'unico pensiero fisso è lì, all'ospedale, ai medici e agli infermieri che durante la prima fase, quella dell'intervento e delle terapie, ti sono stati vicino e continuano a farlo. Esisti tu e loro, tutto il resto scivola quasi senza accorgertene. Momenti in cui la disperazione prende il sopravvento e ti viene da domandarti perchè sia successo proprio a te. Fino a quel momento eri convinto che succedesse solo agli altri, a quelli che parlano in TV oppure nelle interviste su riviste specializzate. No, purtroppo non è così, e allora due sono i casi: o dai senso a tutto questo, oppure è finita. Nella maggior parte dei casi si cerca di dare un senso buttandoti nella fede, nella preghiera, nella spiritualità e pensando ai tuoi affetti come pmeta d'arrivo: " Voglio farcela perchè Tizio e Caio hanno ancora bisogno di me". Eppure in qualche caso neppure questo funziona, e qui cominciano i guai: la disperazione e la depressione. Ma ecco un'altra fase, quella in cui cominci ad incontrare i così detti " angeli custodi" che non sempre si riconoscono, forse perchè siamo abituati a vederli con le ali. Loro sono quelle persone che s'incontrano al posto giusto nel momento giusto pronti a dare la loro vita per la nostra. Ma chi sono? Possono essere amici, conoscenti, sconosciuti che ti invitano ad eventi, incontri, a prendere un aperitivo per una chiacchierata ecc, oppure vogliono soltanto stare con te, magari proponendoti di fare arte insieme, canto, danza, disegno,musica ecc. Personalmente la mia arte, il canto, il disegno, il mio blog, sono stati determinanti per la rinascita. Quando sei costretta a lasciare il lavoro per un lungo periodo, ti accorgi che dopo le terapie hai tanto tempo a disposizione ed ecco che ti capita d' incontrare l'amico pittore che ti propone un corso di disegno. Capita anche che quella collega con la quale tempo prima si era buttato giù un progetto , si ricorda, e ti propone di provare a creare un gruppo vocale per fare musica anni 30. E ancora: " dove avevo lasciato la passione per la danza che mi accompagnava fin da bambina?" Da bambina, uno dei primi desideri comuni a quasi tutte, è quello che da grande si vuole diventare ballerini. Poi, per il fatto che la scuola di danza non è vicino a casa, si rimanda il progetto fino a diventare adulti. Ma casualmente incontri il maestro di danza che ti propone un corso e tu non ci pensi due volte.

Eh si, la vita, in questa situazione di disagio psicologico, è proprio uin'altra, rinnovata, piena di significato in ogni minima cosa. Poi cresce la voglia di gridare al mondo che ci sei ancora e che cel'hai fatta . E' notizia di questi giorni che la signora Emma Bonino ha raccontato alla stampa che il suo tumore polmonare è stato sconfitto e che i suoi esami non mostrano più segni di cellule malate. Quanto chiacchiericcio intorno a questo, io l'ammiro e la comprendo in pieno perchè è capitato anche a me. Ma c'è chi parla a sproposito dicendo che l'ha fatto per mettersi in mostra. Meglio non soffermarsi su questo aspetto vergognoso. Chi ha un tumore e lo sconfigge ha forte questo desiderio, gridare a tutti, anche a chi non è malato, che il mare è curabile.

Qualche giorno fa ho intervistato una signora che ha trovato nell'arte, e in questo caso nella danza, la sua forza e la sua terapia più efficace per affrontare e superare il problema tumorale. Anche lei ha incontrato un angelo, in maniera del tutto casuale: un maestro di ballo. Ebbene, questo incontro è stato importantissimo per lei.

Preferisco però che lo ascoltiate direttamente dalla voce di Pink Lady

Tag: arte, ballerino, danza, prevenzione, Roberto Magnabosco, terapia, tumore al seno, tumori femminili


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