Magazine Diario personale

Maledette sinapsi

Da Emanuelesecco
Maledette sinapsi
Chi capisce il funzionamento del cervello è bravo.
Frase banale e abbastanza fuffa, ma neanche tanto. Provate a seguire il mio discorso.
Possibile che nuove idee e progetti abbiano deciso di tornare ad arrovellarmi il gulliver solo da quando ho ripreso in mano i libri di studio?
Sembra impossibile come cosa, lo so. Infatti il mese e mezzo di "pausa" che mi ero preso dal blog doveva servire anche a sviluppare la trama di quello che volevo fosse il mio primo romanzo. Ci credete che, in quel mese e mezzo, di idee ne ho avute tante ma di buona nessuna (per citare un personaggio a caso)?
Manco a farlo apposta, quando ho dovuto riattivare il cervello per studiare il Quattrocento artistico italiano, le sinapsi hanno ricominciato a fare il loro lavoro a dovere, e in un paio d'ore mi sono ritrovato con una trama di per sé completa; alla quale nei giorni seguenti ho fatto qualche modifica aggiungendo e correggendo un po' di roba e aggiungendo qualche "abbellimento" utile alla storia.
Senza contare il fatto che ero arrivato a scrivere un racconto che contava più di 20 pagine, e he mi sono accorto essere pura fuffa solo dopo aver scritto più di 20 pagine. Roba abbastanza illeggibile e orripilante di per sé. Immaginate come io mi sia sentito in quel momento.
'Fanculo alle sinapsi. 'Fanculo alle cattive idee.
Ora invece il cervello lavora. Funziona a dovere, dandomi anche il tempo di pensare a qualche nuovo progettino per il blog e non solo.
Da qualche giorno ho ricominciato anche ad usare Linux Ubuntu, il quale ambiente minimale e pulito riesce a non distogliermi troppo da quella che deve essere pura scrittura. Infatti, con estremo piacere, ho ricominciato a sentire i brividi delle lunghe sessioni di scrittura notturna. Puro godimento.
A proposito, oggi ho deciso di riciclare il mio bloggetto su tumblr e di farne, oltre ad una vetrina per questo blog, un diarietto veloce veloce, in cui postare quei pensierini veloci che non riesco a tenermi dentro. Ho deciso di chiamarlo Il Tempo di una Sigaretta, proprio per sottolineare il fatto che i post al suo interno saranno tutte cosette scritte in meno di 5 minuti e senza pensarci troppo.
Insomma, se vi va fateci un giro che a me fa piacere.
Detto questo... penso di non aver altro da dire.
A presto miei cari,




E.

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