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Maledetti Francesi, di Giangilberto Monti (NdA Press)

Da Angeloricci @angeloricci
Maledetti Francesi, di Giangilberto Monti (NdA Press)
Un viaggio nel mondo musicale, anarcoide e innovativo dei più acclamati chansonnniers francofoni. Dai precursori Aristide Bruant e Yvette Guilbert fino all’attualità di Renaud, passando per Léo Ferrè, Boris Vian, Georges Brassens, Jacques Brel e Serge Gainsbourg, senza dimenticare le note sulfuree di Jean Ferrat, la disperata poesia di Barbara, le voci senza tempo di Juliette Gréco ed Edith Piaf, la poliedricità scenica di Yves Montand ed Herbert Pagani o le scorribande rock del performer Johnny Hallyday. Una manciata di vite da chansonnier dedicate a quell’incrocio tra musica, poesia e teatralità che ha fatto la fortuna di molta discografia e la gioia di chi ha condiviso i percorsi di questi cantanti d’assalto. Racconto musicale di un’epoca, ma anche dirompenti storie di vita in una Parigi che si fa centro culturale di un’Europa bisognosa di ideali e valori nuovi. La Saint-Germain des Près di Jean Paul Sartre e Simone de Beauvoir, il jazz di Charlie Parker e Miles Davis, o il cinema di Brigitte Bardot e François Truffaut, si intrecciano con le voci dell’esistenzialismo e del maggio, mentre perfino nelle ultime rivolte delle banlieues più dimenticate sembrano riecheggiare i “maudits” di un tempo. Non solo le vite e le parole più belle di questi caustici e poetici cronisti in musica, ma anche le atmosfere di chi ancora oggi cerca una “Parigi canaglia” che non esiste più, ma che sotto il pavé coltiva quelle anarchiche utopie che la loro arte ha reso possibile. 

L’AUTORE: Chansonnier e scrittore, Giangilberto Monti pubblica una decina di album, dall’esordio con L’ordine è pubblico? (1978) al più recente Comicanti (2009). Studia da ingegnere, si diploma in mimo e teatro, studia interpretazione vocale con Cathy Berberian e recita con Franca Rame e Dario Fo, del quale metterà in scena l’intero repertorio musicale. Negli anni della Milano da bere frequenta l’ambiente dello Zelig di Milano, come autore e interprete. Firma poi il Dizionario dei Cantautori, Garzanti, 2003) e il Dizionario dei Comici e del Cabaret (Garzanti, 2008), traduce e pubblica brani di Léo Ferré, Serge Gainsbourg e Boris Vian, scrive radiodrammi, come La Belle Époque della Banda Bonnot (Prix Suisse, 2004) e mette in scena ironici recital, fra musica e teatro.


 



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