Malefica luna d’agosto è un libro sorprendente per la sua capacità di coniugare la vena fantastica con un’analisi sottile dei personaggi.
Sullo scenario di una provincia toscana irreale, si muove la vicenda, piena di scontri e incidenti per un’eredità contesa, di una famiglia di origini fiorentine i cui numerosi membri presentano tutti caratteristiche di tipo animalesco.
Al centro di questo racconto onirico, a metà tra il Calvino de I nostri antenati e le atmosfere di Storia della città di K di Ágota Kristóf, c’è Gaddo, uomo con le ali e creatura mostruosa, che porta su di sé i segni di un’antica tara destinata a tramandarsi di generazione in generazione. Attraverso mutazioni fisiche e metamorfosi interiori, a venir fuori da quest’intreccio originalissimo e pieno di colpi di scena sono in realtà le difformità umane, le qualità che caratterizzano ognuno di noi facendo di ciascuno una creatura speciale e unica.
L’autrice è riuscita, in questo libro leggero e allo stesso tempo profondo, a rappresentare in forma di favola il nostro mondo interiore trasponendolo con grazia ed eleganza in un racconto allegorico a sfondo esistenziale.
Cristina Guarducci è nata a Firenze e vive a Prato. Per oltre vent’anni, ha lavorato a Parigi come psicanalista junghiana. Il suo romanzo d’esordio, Mitologia di famiglia (Fazi, 2006), è stato molto apprezzato dalla critica per la sua originalità nel panorama narrativo attuale. Nel 2010 è uscito, sempre per Fazi, Nonchalance.