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Malnutrizione in India. Affamata di Riforme

Creato il 09 luglio 2015 da Gianluca Pocceschi @geopolitiqui

Alcuni tra i governanti dell’ India hanno una forte visione del nutrimento. Il ministro per gli Affari Interni, Rajnath Singh, ha fatto appello alla nazione per proibire la macellazione delle vacche che per gli Indù sono considerate sacre.

Almeno 20 Stati indiani su 36 hanno ricevuto il messaggio e hanno bandito l’uccisione dei bovini. Nello Stato di Maharashtra è illegale perfino il possesso di carne bovina e in Harayana i legislatori suggeriscono che il macellatore di vacche deve essere trattato come un assassino. Un altro ministro consiglia ai mangiatori di carne di di emigrare in Pakistan.

Da quando l’India è per l’80% Indù, non è una sorpresa che i politici indiani portino rispetto alle credenze di questa religione condivisa dagli stessi con estrema passione. Ma se loro tenessero ai cittadini come agli animali dovrebbero preoccuparsi anche di quello che potrebbero aggiungere al loro menu e non solo a quello che potrebbero togliere.

L’ India ha più persone malnutrite che ogni altro paese al mondo. Circa il 30% dei bambini al di sotto dei 5 anni sono sottopeso, secondo il Rapid Survey of Children (RSOC). Nonostante la preoccupante cifra, il dato è migliore del 43% stimato un decennio or sono.

Comunque si possa leggere, in India i bambini sono più malnutriti che in Africa e sono molto meno sani che in Cina, dove solo il 3% è da considerarsi malnutrito.

La malnutrizione lascia gli indiani deboli e più vulnerabili alle malattie. Inoltre, quando i bambini sono poco nutriti non sono solo i corpi rachitici, ma anche le loro menti.

Il paese non riuscirà mai ha espandere il suo gigantesco potenziale se le teste dei giovani non si svilupperanno in maniera degna per mancanza di cibo.

Roba da medioevo oppure da commissione dei diritti umani delle Nazioni Unite?

Foto – credit by www.premviaggindia.com


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