Giornata mondiale dell’alimentazione
la Giornata è celebrata in tutto il mondo allo scopo di aumentare la consapevolezza dell’opinione pubblica sul problema della fame nel mondo e richiamare l’attenzione sulla sicurezza alimentare per tutti
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Lo spot, che invita ad un comportamento più sano nel rispetto del nostro corpo, ci mostra un uomo, ormai privo di vita, sul lettino di un obitorio. Accanto a lui la compagna e un medico: l’uomo tiene in mano un panino, che è stato addentato, come a voler dire che quell’ultimo morso dato ad un hamburgere è stata la causa della sua morte. Subito dopo compare il logo di McDonald’s, con il motto, un po’ travisato per essere contestualizzato, “i was lovin’it“. Lo spot televisivo finisce con uno slogan per promuovere un’alimentazione vegetariana, con un elenco dei problemi di salute che una dieta in perfetto stile McDonald’s può causare.
Uno spot davvero forte, che vuol far pensare a quello che mettiamo sulle nostre tavole: meglio evitare il cosiddetto cibo spazzatura, per optare per una dieta un po’ più sana. Una dieta che a quanto pare non coinvolge il cibo proposto da McDonald’s. L’azienda, ovviamente, è sul piede di guerra, parlando di uno spot “ingannevole e sleale” di un’idea “scandalosa dal punto di vista commerciale“.
Paolo Maldini è Goodwill Ambassador dell’UNICEF Italia, Kakà è Ambasciatore contro la fame del Programma Alimentare Mondiale (PAM) delle Nazioni Unite.
Il Programma Alimentare Mondiale (WFP dall’ingleseWorld Food Programme) è un’agenzia delle Nazioni Unite ed è la più grande organizzazione umanitaria del mondo, distribuisce cibo a circa 90 milioni di persone in 81 paesi. Gli obiettivi principali sono quelli di aiutare le persone che non riescono a trovare o produrre cibo per sé e le proprie famiglie. La sede principale è a Roma ed ha diverse sedi dislocate nel mondo.
Il WFP fu fondato nel 1961 quando l’allora segretario generale George McGovern, direttore dei Programmi di aiuto alimentare degli USA, durante la conferenza della FAOpropose di creare un programma di distribuzione alimentare. WFP venne costituito nel 1963 dalla FAO e dalla Assemblea Generale delle Nazioni Unite per tre anni su base sperimentale. Nel 1965 il programma venne ratificato.
La fame: ogni 6 secondi un bambino muore di fame.
Ci sono 925 milioni le persone sottonutrite in tutto il mondo di oggi. Ciò significa che una persona su sette non riceve cibo a sufficienza per condurre una vita attiva. La fame e la malnutrizione sono in realtà il rischio numero uno per la salute in tutto il mondo – superiore a Aids, malaria e tubercolosi messe insieme.
Tra le cause principali della fame sono calamità naturali, conflitti, povertà, scarsa dotazione di infrastrutture agricole e lo sfruttamento eccessivo dell’ambiente.Recentemente, crisi economica e finanziaria hanno spinto sempre più persone alla fame.
Oltre alla ovvia sorta di fame derivanti da uno stomaco vuoto, vi è anche la fame nascosta di carenze di micronutrienti che rendono le persone sensibili alle malattie infettive, pregiudicare lo sviluppo fisico e mentale, ridurre la loro produttività del lavoro e aumentare il rischio di morte prematura.
La fame non pesa solo sul singolo. Esso impone anche un peso schiacciante economico sul mondo in via di sviluppo.Tra gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio che le Nazioni Unite hanno fissato per il 21 ° secolo, dimezzare la proporzione degli affamati nel mondo è in cima alla lista.Considerando che ci sono stati progressi nel ridurre la fame cronica nel 1980 e nella prima metà degli anni 1990, la fame è in costante aumento negli ultimi dieci anni.