I ragni?I topi?I serpenti?Parlare in pubblicodavanti a una grossa platea?Prendere l’aereo?Un nuovo film della sagadi Twilight?La mia è l’ascoltointegrale di un disco di Laura Pausini.
Visto che dicono che ilmodo migliore per superare una paura sia (forse) affrontarla, guardarla in faccia,io oggi metterò a rischio la mia vita.Dovete infatti sapere cheLaura Pausini è la mia kryptonite. A livello musicale non c’è davvero nienteche mi urta di più. Anche se una dote gliela devo concedere. Ogni volta chesento una sua canzone penso: “No vabbè, ma peggio di così non potrà mai fare…”e invece lei riesce tutte le volte a sorprendermi e a cadere ancora più inbasso.(e tutte le volte che canta: "Marco se n'è andato e non ritorna più", io mi tocco i maroni che 'sta qua vuole portare sfiga...)
Oggi allora mi spingeròoltre i miei stessi limiti.Dopo avervi narrato eventicome il Festival di Sanremo e il Grande Fratello, dopo aver recensito l’ultimocinepanettone e il disco di Vasco Rossi, questa volta mi supererò e andrò aparlarvi del nuovo e (spero) ultimo album di Laura Pausini (mi vengono ibrividi soltanto al nominarla).Nemmeno Patrick deGayardon aveva mai osato tanto.Come potete vedere stotemporeggiando, sto cercando di tirarla per le lunghe, perché ho davvero unapaura fottuta a schiacciare il tasto play. Ok dai, ci provo. Voi però tratteneteil respiro, fate gli scongiuri, dite una preghiera per me. Tutto è consentito,visto che questa volta potrei davvero non sopravvivere.
Laura Pausini "Inedito"
Genere: Dio, abbi pietà di noi
Provenienza: Italia, purtroppo
Se ti piace ascolta anche: qualunque cosa, basta che lo fai lontano dalle mie orecchie
Allora, il pezzo (dimerda) d’apertura è “Benvenuto”, lanciato purtroppo non giù dalla finestra diun grattacielo, ma come primo singolo. Mi era già capitato disentirlo nell’autoradio, e per poco non m’andavo ad ammazzare volontariamente –specifico, volontariamente – pur di terminare il supplizio dell’ascolto. Poi miè venuto in mente che invece di stamparmi contro un muro avrei piùsemplicemente potuto cambiare stazione radio, ed è ciò che ho fatto.Parlando a un livellotecnico, comunque, la canzone ruba malamente il giro di batteria a “I knowthere’s something going on” di Frida degli ABBA, quanto al testo è quasi banaledire che è un frullato di banalità.Ho pensato di tagliarmi levene durante l’ascolto del pezzo, ma poi ho pensato che se muoio vadoall’Inferno e nel mio Infermo personale suonano questa canzone per tutto iltempo e quindi ci ho ripensato.Grazie Laura, mi haisalvato la vita.E riguardo al video che massacra decenni di cultura hippie avevo già parlato QUI.
(Ma benvenuto un cazzo,Laura. Benvenuto un cazzo!)“Non ho mai smesso” è unpezzo che già dal titolo è tragico:Non ho mai smesso, cantala Pausini.E cosa dobbiamo fare perfarti smettere? Una colletta? Io sono contento di ripagare l’ICI se date isoldi alla Pausini per farla smettere di cantare per sempre.
“Bastava” come titolo mipiace già di più.Anche se “Basta” sarebbestato proprio perfetto.
Tra “Le cose che non miaspetto” c’è quella di trovare una canzone decente in un disco di LauraPausini. Ma, nonostante il titolo, non è certo questo il caso. Solita lagna cheti arriva dritta alle orecchie come uno spiffero d’aria fredda bastarda.Oddio. Mi manca il respiro.Non riesco ad andareavanti.Devo fare una pausa.Una pausa lunga, non unaPausini.Ah ah, che battuta terribile(ma mai quanto questo disco!).
Vabbè, ricomincio con ilsupplizio: “Troppo tempo (feat. Ivano Fossati)” e sottolineo il featuring dettoin inglese perché la Pausini è un’artista internazionale che ha successo intutti i paesi del terzo mondo musicale. Quando ha fatto un disco in English el’ha lanciato negli Usa, gli americani hanno reagito bene e, i più gentile, lehanno gridato:“Screw you, whore!”I più cattivi invece nonposso proprio dire che cosa le han detto perché se no questo blog rischia difare la fine di Nonciclopedia contro Vasco.Comunque questa canzonedura “troppo tempo”.
Il pezzo dopo si chiama“Mi tengo”.Io mi sto già tenendo: dalvomitare, dall’impiccarmi, dal mandarti definitivamente affancuore. Tu, Laura,potrestri tenerti e non cantare tipo mai più? Mi sembra uno scambio equo, chene dici?
“Ognuno ha la sua matita”,si intitola la canzone (a definirla canzone sono molto ma molto ma molto mamolto ma molto, ancora una volta, ma molto generoso) successiva. Io in questomomento anziché una matita, vorrei avere tra le mani un Kalashnikov. Ma anche unparaorecchie potrebbe tornarmi utile.
“Inedito” featuring laneomamma Gianna Nannini va di rockone satanico pesante.YEEEEEEEEEEAH GODDAMMIT!Sembra quasi di sentireLou Reed insieme ai Metallica. E non è un complimento…
“Come vivi senza me”,chiede poi Laura Pausamerda.Benissimo, grazie. Maistato meglio, le rispondo io. Senza di te in musica è un po’ come stare senzaBerlusconi in politica, guarda.
Nel pezzo successivo, dabuona italiana, ci mette dentro la spintarella per la sorella Silvia Pausini,che duetta con lei in “Nel primo sguardo”. Direi che la voce della sisterSilvia è meno sgradevole di quella di Laura, però anche questo non è che siaproprio un gran complimento.
Laura, che hai? Ti senti male? Devo chiamare un dottore?
Ah, dici che stai bene? Il dottore però teniamolo che serve a me...
“Nessuno sa” perché c’ègente che riesce davvero ad apprezzare della musica, e soprattutto una voce delgenere. C’è spazio quindi per una nenia dedicata al cielo “Celeste” infarcitadelle solite minchionate buoniste che darebbero il voltastomaco persino a –attenzione, attenzione –Fabio Fazio, la mega lagna suprema “Tutto non fa te”con una serie di archi inseriti a caso tra un urlo pausiniano e l’altro e poi granfinale (è un modo di dire): “Ti dico ciao”. Il profondissimo testo recita:
Ti dico ciao,salutami Dioe digli che tusei l’amico mio
Io, fossi in voi e mitrovassi davanti Dio, non gli direi che conosco la Pausini. Poi, fate comevolete, ma almeno vi ho avvisato.
Se pensate che “Inedito”sia un disco, vi sbagliate di grosso. Questa è l’esperienza horror dell’anno.Roba per uomini duri. Roba che al confronto un film come The Human Centipede visembrerà un’esperienza gradevole e carina.Io sono arrivato altermine dell’ascolto e sto bene. Insomma, non proprio benissimo. Non ho ideadel motivo, ma in questo momento mi trovo in un letto d’ospedale con delleflebo attaccate alle braccia. Però posso dirlo, gridarlo forte: ho ascoltato undisco di Laura Pausini e sono ancora vivo!Qualcuno però adessostacchi la spina.La spina dello stereo,intendevo. Non dell’alimentatore, cazzo, senza di quello muoio![voto: sotto lo Zero(Renato)]