Mamma africana con bambino

Da Greta
 Da novembre ho iniziato un'esperienza che mi ha cambiato e interrogato molto.È una di quelle cose che nascono così, per caso, quando ti si apre una porta che nemmeno avevi preso in considerazione, che nemmeno ti eri accorta che esistesse.  Avevo appena sostenuto gli esami per entrare nella scuola di dottorato in Scienze linguistiche, ma senza successo. Così avevo ricominciato a cercare lavoro. Un po' per caso, perché quando si cerca la prima occupazione ci si aggrappa proprio a tutto, ho lasciato il mio curriculum a un'associazione presso cui diversi anni fa avevo fatto l'Ecdl, il patentino per il computer. Speravo di poter tenere qualche corso di lingua straniera, ma poi ho aggiunto in una mail che sarei stata disponibile anche a insegnare italiano agli stranieri. Il giorno dopo mi arriva subito una mail che mi propone di partecipare a un progetto di volontariato chiamato "Donne mediatrici di cittadinanza", che prevedeva l'insegnamento dell'italiano alle donne straniere. Ho accettato, perché nonostante non mi pagassero, mi sarei comunque fatta un'esperienza. All'inizio, devo dire, è stata dura. L'edificio della nostra "scuola" non è il massimo: niente riscaldamento nell'unica sottospecie di aula, niente banchi normali, solo tavoli ammonticchiati in qualche maniera e uno spazio bimbi da adattare in poco tempo. Eppure...ho conosciuto donne straordinarie, con uno spirito incredibile e con tanta voglia di imparare l'italiano per vivere meglio. Donne pakistane, marocchine, algerine, togolesi e senegalesi. Tutte pronte a mettersi in gioco, con l'obiettivo di capire qualcosa di più del nostro Paese, che un po' ora è anche il loro. E che a fine "lezione" ti ringraziano con un sorriso che hanno solo loro. Per caso ho scoperto questo mondo, che mi sta dando una ricchezza che non avrei mai sperato di ottenere. Per caso sto imparando a guardare le cose da più punti di vista diversi. Per caso posso insegnare senza essere un'insegnante, ma una sorta di amica. Per caso tante volte sono io a imparare da loro, che sanno stupirmi spesso. Quel caso sta influenzando molto il mio cammino, tanto che sto studiando per diventare un'"insegnante" di italiano L2, anche se la strada è in salita.
 Questo disegno lo dedico proprio alle mie donne, che mi insegnano sempre qualcosa di nuovo, che sia un modo particolare di depilare le sopracciglia o un piatto della loro cucina. Non mi sono ispirata a una in particolare di loro, ma a tutte, in generale.
 Purtroppo loro non possono leggere le mie parole, ma farò in modo di dimostrargliele in un altro modo! Buon fine settimana a tutti!

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