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Mamma che stressssssss

Da Wising
No vabbè, ma come sono messa?
Non sto dietro più a niente e mi sono appena ricordata che stamattina ho riempito la lavatrice ma non l'ho mai fatta partire; che è carnevale e solo un'ora fa, e per intervento di GF, abbiamo il costume per la festa dell'asilo, che ero convinta fosse mercoledì, che fosse già l'ultima settimana di febbraio e cose così.
E passo poco anche da qui.
Così sembra che Cig non cresca, che io non sia più mamma o che mi sia estinta come i dinosauri.
Che più o meno corrisponde alla verità, mi estinguerò presto tenendo questo ritmo.
E' il lavoro che mi tiene in giro e per aria come una pallina lanciata in centrifuga.
Worklifebalance è una parola senza senso, uno sciogli lingua inutile, da un paio di mesi a questa parte.
Succede.
Cioè, secondo me non dovrebbe, ma succede.
E quando è così, appaiono le 5 piaghe della mamma al lavoro, più temibili di quelle d'Egitto e strano che la Bibbia faccia la gnorri in proposito.
1 - L'ordine non abita più con noi. Anche gli orari, le routine e perfino le cene sensate sono scomparse. Si vive il qui e adesso, qualunque ora sia, con quel che ne consegue. Non è una scelta filosofica, solo catastrofica.
2 - Mamma stremata. Il peggior modello di mamma possibile, quella che varcata la soglia di casa guarda con profondo amore il divano, solo quello. Ne consegue che: cerco di convincere Cig che l'ora perfetta per andare a dormire sono le 20, almeno io posso mettermi al più presto in modalità stand by; più che tenere le redini di casa, la lascio a briglia sciolta e ho trovato stamattina un telecomando TV in bagno.
3 - Bambino nervoso. Conseguenza diretta del punto 2. Cig è ingegnosissimo, quindi si piazza sul divano, ha intuito che è solo stando lì che lo noterò. Il che non implica necessariamente il dargli retta. Ovvio che si innervosisce e proverà ad attirare l'attenzione con tecniche bambinesche letali, come i capricci o, in modo più teatrale, camminando in equilibrio sul bordo del divano mentre minacci di buttarsi giù. Sviluppa poi tecniche di tortura psicologica, rifiutandosi di andare a dormire alle 20 (strano no? :D :D ) e allungando i tempi di messa a nanna. Tra me e il divano, un secolo.
4 - Marito invisibile. Quando accumulo stanchezza, pensieri e lavoro arretrato arrivo a al punto in cui non vedo più chi è intorno a me. Al momento rientro sempre nella casa giusta, ma è un caso. Non vedo, non sento e non parlo. Perchè continuo sì a esercitare le tre facoltà, ma in remoto,verso l'ufficio. GF ha quindi conversazioni con il mio ologramma e quando se ne accorge, sospetto cominci a dire parole a caso tipo supercazzola a cui io rispondo amorevole con un "sì, certo, ottima idea".
5 - Effetto sfoglia. Strati. Di realtà, fantasia, promemoria, agende. Che se ogni strato restasse al suo posto andrebbe tutto bene. Invece i sogni sembrano molto reali e la realtà sfuma. Così stamattina ero agitatissima, perchè durante la notte avevo dato le dimissioni. Sbattendo la porta. Ci sono voluti 2 caffè per capire che era stato un sogno.
Manca la pioggia di rane. Anzi no, Cig ne ha un po' di gomma, possiamo provvedere.
Ecco.
Ciao.
Voi come state?

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