E io (maschio) che credevo che la gravidanza portasse a sviluppare in men che non si dica poteri speciali, che so? Leggere fluidamente un libro dall'ultima alla prima riga; capovolgerlo di 180° e scoprire che così è più comprensibile: parlare pronunciando le parole al contrario e farle passare per un sottodialetto aramaico. Scoprirsi cantante quando si era negati. Nell'ipotesi più banale riuscire a spostare un posacenere di 2 kg con la forza del pensiero... (Anonimo, 8 settembre 2012)
Tra le prime cose che ho pensato dopo la felice scoperta, c'è stata la considerazione che in fondo ero "solo" incinta e che la mia vita non sarebbe cambiata. Con uno sbuffo accoglievo le raccomandazioni di mamy: "non fare sforzi!", "non fare lavori pesanti!", "non sollevare pesi!" e soprattutto "non sognarti di pulire i vetri!!!".
Poi si aggiunge il nonno (futuro bis-nonno), al quale facevo la spesa più o meno una volta al mese:
- Nonno, è un po' che non mi mandi a fare la spesa...
- Tu non ci vai più.
- Perché no?
- Perché nelle tue condizioni è meglio di no.
- Ma io la spesa per me la faccio comunque!
- NO!
(Poco importa che l'ultima spesa gliel'avssi fatta già in dolce attesa)
Fosse per il nonno, non dovrei neanche guidare.
Poi ci si mette pure la ginecologa, che prova il sollevamento pesi della mia borsa col pc:
- Ma ti porti dietro tutto questo peso???
- Bè, sì, ma non pesa tanto...
- (Espressione scettica e sconsolata)
E dai uno, dai l'altro, un po' di lavaggio del cervello te lo fanno. Così cominci a convincerti che almeno un po' più di attenzione dovresti farla. A questo, si aggiunge anche la considerazione che sarai incinta solo per 9 mesi e che il dopo parto non sarà visto in modo altrettanto privilegiato (Bè, hai solo partorito, cosa vuoi che sia?), quindi pensi che tutto sommato non sarebbe male approfittarne.
Infine, ciliegina sulla torta, sbatti contro il muro dell'amara realtà: non sei più la stessa del "prima".
La schiena è la prima ad andare per i fatti suoi - e per me che è sempre stato un punto debole ora è l'inferno. Sia lodato lo yoga!
Poi ti accorgi che il fiato non ti basta più.
Poi scopri che i tuoi addominali, già rammolliti di loro, ora sono letteralmente scomparsi. Zero, nada, niet. Per compensare la mancanza, sei costretta a usare le braccia e questo sollevamento pesi extra dà i suoi buoni risultati, non c'è che dire.
Morale della favola: all'inizio della gravidanza proclami orgogliosa che andrai in maternità nel momento in cui ti si romperanno le acque, ma al sesto mese ti ritrovi a desiderare di essere messa a riposo assoluto. (A questo contribuisce il lavoro non ancora pagato, notoriamente grande stimolo al "voja de far ben sàlteme indosso, ché mi me sposto".)
È con un misto di piacere e disagio che ti ritrovi a godere di attenzioni mai sperimentate.
La signora che in autobus ti cede il posto (Davvero posso? Davvero? [dopo una passeggiata in montagna e il pupo che fa superman contro il diaframma baceresti mani e piedi alla signora gentile])
Il compaesano sconosciuto (Ma sei matta a bere mohito??? [era analcolico, nda])
I camerieri della festicciola di addio al nubilato dell'amica, che ti fanno sentire la festeggiata (Analcolico per te vero? Questo è cotto, lo puoi mangiare? Va bene così?, hai bisogno di altro?)
Gli amici (Siediti qui! Vado a prenderti da bere? Mangi qualcosa? Faccio io, tu non sforzarti!)
La mamma (Dammi la roba da stirare che ci penso io.)
Il fratello (Sei stanca? Ti vedo stanca. Vai a casa! Ma come, non sei ancora andata a casa? Apollo, portala a casa!) (Sì, è proprio l'OF, giuro)
Dicono che ogni gravidanza sia diversa dalle altre, quindi è possibile che il mio sia un caso raro di rammollimento gestazionale. Confido tuttavia che i superpoteri di cui fa menzione l'Anonimo commentatore si riveleranno dopo il parto, quando veramente ne avrò bisogno.
Ps: sono sempre stata stonata e lo sono ancora. Anche Apollo non è da meno. Temo che il nostro pupattolo dovrà fare a meno delle ninne nanne.