Quante volte vi è capitato di passare una giornata a discutere con un sacco di gente? Squilla il telefono, e tac ecco la prima grana mattutina; arrivi in ufficio e trovi il collega o il cliente pronto anche lui a mandarti storto il caffè; poi ancora il telefono e il fax……insomma tutti hanno qualcosa da dire. E tu li a maledire di avere messo il piede giù dal letto quella mattina. Oggi è una giornata di quelle. Mi sono chiesto se, esistano delle alchimie strane, per cui, in un giorno, tutto si accentra contro di te. E’ chiaro che analizzando razionalmente la cosa, non è proprio così; tutto è sempre riconducibile a come noi ci rapportiamo agli eventi. Lessi una bellissima frase in un libro di Covey, che diceva: Il problema non è quello che succede, ma come noi reagiamo nei confronti di esso. Sante parole, ma quanti di noi riescono ad essere così impassibili quando, nemmeno hai avuto coscienza di come ti chiami la mattina, che la prima telefonata ti fa uscire di senno? E qui potremmo veramente discutere all’infinito. Voi, cari lettori del Blog, sapete benissimo che abbiamo molte volte parlato dello “stato”, e di quanto sia determinate per noi essere sempre in uno “stato potenziante” che ci permette di prendere sempre decisioni importanti, quindi queste giornate devono essere per noi una grande lezione per imparare a rimanere sempre determinati a non cadere nelle “paturnie” altrui che ci ingabbiano tutto il resto della giornata. Tutto giusto………ma, oggi ad una telefonata nemmeno io, che metto in pratica costantemente questi principi non ce l’ho proprio fatta. Io penso che ci siano delle persone che nascono per farti uscire fuori dai gangheri appena aprono bocca. Quei tipi che non solo non hanno il cervello collegato quando parlano, ma che non hanno nemme le orecchie per starti a sentire; e, credetemi, anche io che della comunicazione ho fatto la mia scelta divita, non riesco a mandargli nessun messaggio. Spesso sono proprio le nostre emozioni a guidare le nostre reazioni, e, anche se tutto ciò non è sempre positivo, una bella sana “INCAZZATURA” quando è necessaria, come diciamo a Roma “Quanno ce vò, ce vò”. La giornata poi è proseguita abbastanza tranquilla anche se gli strascichi della botta emotiva mattutina si sono fatti sentire per un po. Riprendo il controllo di me e……….zac arriva l’email, ma non una semplice email, L’EMAIL, quella che ti fa rimanere sconcertato dopo ogni parola che leggi……..e qui, amici miei, ti rendi conto di come le parole siano veramente macigni, e, se non si sanno utilizzare, si rischia veramente di creare sfaceli. E quello che ti fa pensare, che , a volte, proprio dalle persone da cui meno te lo aspetti, quelli che credi ponderate ed equilibrate, si materializzano come sciorinatori di contenuti che ritengo veramente di una gratuità disarmante. E qui c’è poco da reagire emotivamente, e, come insegna la PNL, guardi le cose da più punti di vista, e cerchi di mantenere uno stato che ti permetta di rispondere in modo adeguato e preciso, cercando di comunicare ( il significato della comunicazione, sta nel risultato che ottieni) che certe insinuazioni nei tuoi confronti non debbano accadere più!…….ma dopo una giornata così uno che dovrebbe dire? Beh io una cosa la penso seriamente stasera…………ricordiamoci di avere sempre la grande fortuna di poterle vivere, e poter chiudere la sera il nostro sipario magari avendo visto uno spettacolo poco piacevole, ma che domani le nostre mani avranno la cordicella per aprire i nostri occhi ad uno spettacolo sempre più bello che è la nostra voglia di vivere!!!!!!!!
Dedico questo post ad un mio cliente di coaching che stasera ho avuto la fortuna di sentire con uno spirito nuovo!!!
Maurizio